Imposte

Contributi per 40 milioni destinati a imprese creative

Compilazione delle richieste dal 20 giugno per micro, piccole e medie imprese. A seconda del piano di azione prescelto cambia la copertura

di Roberto Lenzi

Imprese creative, al via le richieste a partire dal 20 giugno. Dalle ore 10 di quel giorno, infatti, le imprese potranno iniziare la procedura di precompilazione delle domande per richiedere i contributi per l'avvio, lo sviluppo e il consolidamento delle micro, piccole e medie imprese creative. È il decreto direttoriale 30 maggio 2022 del Mise a disciplinare termini e modalità di presentazione delle domande di agevolazioni a valere sul Fondo per le piccole e medie imprese creative.

La richiesta deve avvenire in modalità esclusivamente telematica. I contributi sono concessi sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello; l'invio delle istanze è previsto a partire dalle ore 10 del 5 luglio 2022.

Per i soggetti che intendono presentare progetti che prevedono la collaborazione tra imprese creative e soggetti operanti in altri settori la compilazione avrà luogo a partire dalle ore 10 del 6 settembre 2022, con invio prefissato alle ore 10 del 22 settembre.

Il Fondo, con una dotazione di 40 milioni a valere per il biennio 2021 e 2022, è rivolto a sostenere le micro, piccole e medie imprese aventi sede legale e operativa ubicata su tutto il territorio nazionale.

Alle imprese residenti nel territorio italiano non è richiesto alcun accreditamento, mentre per le imprese localizzate in altri Stati questo dovrà essere fatto a partire dalle ore 10 del 13 giugno 2022.

L'iter di presentazione della domanda di agevolazione è disciplinato dal decreto direttoriale del 30 maggio 2022.

Il piano di impresa da allegare, per le domande concernenti la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese creative, deve contenere il profilo dell'impresa richiedente, la descrizione dell'attività proposta, l'analisi del mercato di riferimento e le relative strategie, gli aspetti tecnico-produttivi ed organizzativi e quelli economico finanziari, nonché gli elementi utili alla quantificazione delle esigenze di capitale circolante.

Tre programmi di azione

Le imprese creative possono ottenere agevolazioni nell'ambito di una delle tre linee di azione previste dal bando. La prima linea di azione riguarda programmi di investimento realizzati da singole imprese creative, la seconda si concentra su programmi ideati dalla collaborazione tra imprese creative e imprese non operanti nel medesimo settore; la terza concerne, invece, investimenti nel capitale di rischio delle imprese creative. In questo ultimo caso i fondi sono a beneficio esclusivo di start up e Pmi innovative.

Progetti da realizzare in 24 mesi

Le iniziative mirate a promuovere la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese devono essere realizzate entro 24 mesi dalla data di sottoscrizione del provvedimento di concessione e devono prevedere spese ammissibili non superiori a 500mila euro, al netto di Iva.

Il ministero pone però l'attenzione sulla data di costituzione delle imprese. Nel caso in cui le imprese siano costituite da non più di 5 anni i progetti devono riguardare l'avvio o lo sviluppo, mentre per tutte le imprese costituite da più di 5 anni gli interventi devono essere finalizzati all'ampliamento o alla diversificazione della propria offerta di prodotti e servizi e del proprio mercato di riferimento o all'introduzione di innovazioni ed efficientamento del processo produttivo.

Il finanziamento agevolato

La forma e la misura delle agevolazioni sono articolate in funzione delle linee di azione e dell'ammontare delle spese ammissibili previste nei programmi di investimento. Per la prima e la seconda linea di azione, le agevolazioni sono concesse fino a una percentuale massima di copertura pari all'80%, ripartita equamente nelle due modalità. Per quanto attiene invece la terza linea di azione, la copertura massima è dell'80% fino ad un importo massimo di 10mila euro. Gli aiuti sono concessi in modo da rispettare i massimali degli aiuti di Stato. Le imprese che avrebbero diritto ad una percentuale minore così facendo, possono richiedere aiuto in regime de minimis.

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