I temi di NT+Le massime di Cassazione

Le sentenze di Cassazione su società di comodo, crediti inesistenti, giudicato esterno

di Luca Benigni e Ferruccio Bogetti

Noleggio con conducente, senza documentazione superinduttivo per la cessione licenza

In caso di inottemperanza all’invito da parte del contribuente nel fornire la documentazione relativa alla cessione della propria autorizzazione per l’esercizio del servizio di noleggio con conducente (Ncc), l’Amministrazione è legittimata ai fini accertativi a determinare il corrispettivo per la cessione in base all’indagine condotta in maniera indipendente sul valore delle licenze per l’esercizio del servizio di taxi. Ciò perché, da una parte, l’inadempienza posta in essere dal contribuente rappresenta il presupposto soggettivo per l’accertamento con le presunzioni “supersemplici” e, dall’altra, la mancanza di dati sul valore di mercato per la cessione della licenza Ncc, costituisce il presupposto oggettivo per l’utilizzo delle presunzioni prive dei requisiti di gravità, precisione e concordanza.

Cassazione, ordinanza 34312/2021

Tassa alla società calcistica per la pubblicità interna allo stadio affidata a terzi

Ai fini dell’assoggettamento ad imposta sulla pubblicità permane la soggettività passiva della società calcistica per la pubblicità effettuata all’interno dello stadio anche se la gestione dell’attività pubblicitaria legata agli eventi sportivi viene affidata ad una società terza. Ancorché in via mediata resta infatti soggetto passivo d’imposta il proprietario del mezzo pubblicitario e, pertanto, non rileva che la gestione del mezzo pubblicitario utilizzato per la diffusione del messaggio sia stato affidato a un intermediario.

Cassazione, ordinanza 34391/2021

È motivato l’accertamento con pvc consegnato-notificato o allegato

È motivato l’accertamento che fa riferimento ad un processo verbale di costatazione (pvc) conosciuto dal destinatario se viene gli è stato consegnato-notificato o è stato allegato all’avviso di accertamento. Infatti l’omessa consegna o notifica del pvc, ovvero la sua mancata allegazione all’accertamento, travolge l’atto impositivo per mancata indicazione delle ragioni, in fatto e in diritto, tali da poter sostenere la pretesa invocata dall’Amministrazione.

Cassazione, sentenza 34394/2021

Otto anni per il recupero dei falsi crediti utilizzati in compensazione

Per il ricupero dei crediti fiscali utilizzati in compensazione, il termine decadenziale “lungo” di otto anni previsto per l’accertamento presuppone l’utilizzo da parte del contribuente non già di un credito non spettante, bensì di un credito inesistente. Tale termine allungato, infatti, opera in due casi: in primo luogo, in presenza di un credito in relazione al quale manca, in tutto o in parte, il presupposto costitutivo. In secondo luogo, se la presenza di tale credito risulti non reale e la cui inesistenza non sia comunque riscontrabile attraverso la liquidazione automatizzata di cui agli articoli 36-bis e 36-ter del Dpr 600 del 1973 e/o all’articolo 54-bis del Dpr 633 del 1972.

Cassazione, sentenza 34445/2021

Società di comodo anche per imprese con immobili di interesse storico-artistico

La normativa riguardante le società di comodo è applicabile anche alle imprese che detengono immobili di interesse storico-artistico, non rientranti nella categoria dei beni patrimoniali, strumentali all’esercizio dell’attività. Da una parte il criterio catastale agevolato di determinazione del reddito riferito agli immobili di interesse storico-artistico consente alle persone fisiche titolari un sostanziale risparmio d’imposta per i maggiori costi sostenuti rispetto a coloro che, essendo titolari di immobili non vincolati, non sono tenuti a sostenerli. Ma dall’altra tale criterio catastale agevolato non è applicabile agli imprenditori che detengono gli stessi immobili, essendo a costoro sempre consentita la deducibilità di tutti i costi nella determinazione del reddito d’impresa.

Cassazione, ordinanza 34941/2021

Il raddoppio dei termini alla consolidata vale anche per la consolidante

Ai fini accertativi il raddoppio dei termini opera sempre anche nei confronti della consolidante oltre che nei confronti della consolidata per la quale sono emersi seri indizi di reato. In virtù della stretta interferenza tra i redditi dichiarati da ciascuna, la condotta illecita della consolidata ha comunque riflessi concreti immediati anche per la consolidante. Ne è riprova il fatto che, dal punto di vista accertativo, viene formato per entrambe un unico atto impositivo e, dal punto vista processuale, sussiste l’obbligo d’instaurare il litisconsorzio.

Cassazione, ordinanza 35909/2021

Prova del giudicato esterno deducibile in Cassazione anche dopo il ricorso

Il giudicato esterno, utilizzabile anche nel processo tributario, può essere dedotto per la prima volta anche in sede di legittimità ed anche dopo aver già depositato il ricorso presso la Cancelleria della Cassazione. Nello specifico, laddove il ricorrente abbia già allegato, insieme al ricorso per Cassazione, anche la sentenza di merito priva dell’attestazione di cancelleria sull’avvenuto passaggio in giudicato, può sempre procedere al deposito con successiva memoria, dopo avere radicato il giudizio di legittimità, della medesima sentenza munita così dell’attestazione di cancelleria.

Cassazione, ordinanza 35920/2021