Concordato preventivo, la differenza sui cambi non è detassata
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Gli utili e le perdite su cambi, emerse all’atto della conversione di crediti in valuta estera in titoli partecipativi emessi da una società in concordato preventivo, costituiscono differenze su cambi da realizzo e concorrono alla formazione del reddito imponibile in base alla propria disciplina fiscale, poiché non trova applicazione l’esclusione prevista dall’articolo 88 del Tuir per le sopravvenienze da esdebitazione.
Lo ha chiarito l’agenzia delle Entrate con la risposta a interpello 138, riferita...