Imposte

Patent box, istanze a regime entro dicembre

di Alessandro Galimberti

Il 90% delle istanze di patent box pendenti davanti agli uffici centrali e territoriali delle Entrate troverà risposta entro la fine dell’anno. Lo ha anticipato il direttore dell’agenzia, Rossella Orlandi, ieri a Milano durante l’incontro promosso da Indicam sulle leve fiscali per lo sviluppo delle imprese . Orlandi ha ammesso che un approccio serio e coerente con la sgravio - entrato con ritardo nella legislazione italiana solo con la Finanziaria per il 2015 - comporta un notevole sforzo sia per gli uffici sia per le imprese «considerato che l’agevolazione è sotto l’occhio attento delle autorità internazionali e quindi abbiamo il dovere di garantire il sistema Italia insieme alle sue imprese». Delle 4500 istanze depositate alla chiusura del 30 giugno scorso, più di 2 mila si sono “autoestinte” al momento dell’apertura del contradditorio («del resto dobbiamo applicare il nexus approach» teorizzato dall’Ocse», ha detto Orlandi) e sinora solo 15 istanze sono state definite «ma nell’ottica di avere casi di scuola, procedure standard per ogni settore». Le restanti, oltre 2.000 domande, sono nella fase del contradditorio e per il 90% l’impegno è «la definizione entro il 31 dicembre». La direttrice delle Entrate ha poi aggiunto di augurarsi che «le modifiche del decreto 50 non tolgano appeal a questo istituto che ha grande valore e potenzialità». Secondo il viceministro dell’Economia, Luigi Casero, «la lotta alla contraffazione e lo sviluppo dell’inventiva italiana sono temi contigui, l’Italia deve combattere la contraffazione che la danneggia molto; dall'altra parte dobbiamo favorire chi crea brevetti e li fa diventare punto di partenza per l’attività di impresa . Quindi serve una visione diversa del fisco, perché la leva fiscale è un elemento importante dell’attività legislativa. Lo sforzo che stiamo facendo negli ultimi anni è spostare il rapporto tra fisco e contribuente verso la collaborazione preventiva, nell’interesse di entrambi».

Nel dibattito a margine dell’incontro seguito all’incontro e che ha visto coinvolti i professionisti “pionieri” del patent box italiano (tra cui il consulente del patent De Cecco) è emersa la difficoltà delle Pmi a instaurare il contraddittorio con l’Agenzia su un tema e su processi per i quali mancano spesso attitudine, abitudine e competenze all’interno delle stesse (piccole) realtà aziendali.

A margine del convegno il viceministro Casero ha risposto sul tema della stretta Ace e degli effetti favorevoli per alcune banche: «È una delle norme contenute nella manovra, che serve in modo particolare in questo momento per il sistema» ha detto il vice ministro all'Economia sulla norma. «Ci sarà un dibattito in Parlamento - ha aggiunto Casero - e vedremo cosa accadrà».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©