Imposte

Bonus quotazione Pmi anche per le Spac e per i minibond

La circolare 4/2023 di Assonime passa in rassegna le condizioni per il credito d’imposta. Non agevolabile il passaggio da Mta a Star che sono due segmenti dello stesso mercato

di Alessandro Germani

Il bonus quotazioni è stato riproposto dalla legge di bilancio 2023 in misura pari al 50% dei costi di consulenza sostenuti nella misura massima di 500mila euro. Per Assonime, con la circolare 4/2023, il decreto attuativo del Mise del 23 aprile 2018 dovrebbe essere sempre in vigore, visto che la norma non è mutata. Per l’attuale finestra il credito d’imposta spetterebbe alle imprese che hanno presentato la domanda di ammissione dal 1° gennaio 2023 e hanno ottenuto la delibera entro il 31 dicembre 2023, ma con un’applicazione retroattiva anche gli oneri delle quotazioni del 2022 dovrebbero poter beneficiare del limite di 500 mila euro, ripresentando la domanda.

I mercati di quotazione sono quelli regolamentati e gli Mtf di Stati Ue o appartenenti al See. Lato Italia si tratta di Euronext Milan (ex Mta) compreso lo Star e Euronext Growth Milan (ex Aim) entrambi gestiti da Borsa Italiana. Per l’Associazione dovrebbe essere ricompreso anche l’ExtraMot Pro che è il segmento per i minibond di Pmi non quotate sui mercati regolamentati, trattandosi di un Mtf. Non sarebbe dirimente che si tratti di obbligazioni e non di azioni, vista la logica sottostante di ampliare i canali di finanziamento delle imprese.

L’associazione ribadisce alcuni punti controversi. Un primo caso riguarda il passaggio dal Mtf al mercato regolamentato, ad esempio da Euronext Growth Milan al listino principale, Star compreso, che comporta oneri maggiori e quindi costi di consulenza una tantum per cui si dovrebbe poter accedere al credito d’imposta. Lo stesso dicasi se si passa dalla quotazione di un minibond su ExtraMot Pro a quella delle azioni su Mta o, nell’ambito del debito, per obbligazioni quotate su un Mtf se si passa alla quotazione sul Mot, che è un mercato regolamentato. Per gli stessi motivi, invece, non dovrebbe beneficiare dell’agevolazione il passaggio da Mta a Star, trattandosi di due segmenti dello stesso mercato.

Assonime ritorna poi anche sulle Spac, che sono quei veicoli quotati presso il Miv (Mercato degli Investment Vehicles), che è un mercato regolamentato, o presso l’Euronext Growth, che è un sistema multilaterale di negoziazione. Lo scopo della Spac, dopo aver raccolto le risorse, è quello di effettuare la business combination portando alla quotazione la società target. Non vi è dubbio che le Spac siano società vitali, tanto è vero che ad esse, come per le newco del private equity, viene data tendenzialmente risposta positiva all’interpello disapplicativo ex articolo 172, comma 7, del Tuir per il riporto delle posizioni soggettive (perdite, interessi e Ace) nell’ambito della fusione con la business combination (risposta n. 234/22). Dovrebbe pertanto poter beneficiare anch’essa del credito d’imposta.

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