Finanza

Alluvioni, indennità agli autonomi con requisiti autocertificati

La domanda può riguardare uno o più periodi di sospensione dell’attività

di Matteo Prioschi

I lavoratori autonomi, che hanno fermato l’attività a seguito degli eventi alluvionali avvenuti a partire dal 1° maggio scorso, potranno chiedere l’indennità fino a 3mila euro con un’unica domanda riferita a più periodi di sospensione o con più domande ognuna relativa a uno o più stop. Con la circolare 54/2023, Inps ha fornito le istruzioni relative all’una tantum introdotta dal decreto legge 61/2023 in favore degli autonomi residenti o domiciliati o con attività esclusiva o prevalente, alla data del 1° maggio 2023, nei comuni colpiti dalle alluvioni (elenco allegato alla circolare e al Dl).

L’indennità ha un importo pari a 500 euro per ogni sospensione di durata non superiore a quindici giorni, per un massimo di 3mila euro, equivalente a sei sospensioni. Nella domanda, da presentare all’Inps tra il 15 giugno e il 30 settembre tramite sito internet, call center o patronati, va indicato il o i periodi di sospensione, che non devono sovrapporsi, devono essere già trascorsi e possono essere continuativi, purché tra maggio e agosto.

La circolare dettaglia la platea dei potenziali beneficiari, che include:

collaboratori coordinati e continuativi (articolo 409 del Codice di procedura civile) iscritti alle gestioni separate dell’Inps, dell’Inpgi, dell’Enpapi o per la cui attività è comunque prevista la contribuzione obbligatoria a gestioni Inps o alle Casse dei professionisti;

dottorandi, assegnisti di ricerca, medici in formazione specialistica;

titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale iscritti alle gestioni Inps dei commercianti o a quella separata;

iscritti alle gestioni Inps degli artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri (anche coadiuvanti e coadiutori); pescatori autonomi; liberi professionisti iscritti alla gestione separata Inps anche in partecipazione agli studi associati o società semplici; autonomi che versano all’ex Enpals;

professionisti iscritti alle relative Casse di previdenza.

Sono inclusi i titolari di attività di impresa e tutti, sempre al 1° maggio, devono essere iscritti alle relative forme di previdenza e assistenza e avere l’attività avviata.

Tutti i lavoratori devono presentare la domanda all’Inps, anche gli iscritti alle Casse di previdenza (soluzione condivisa da queste ultime per favorire la velocità di erogazione degli importi), autocertificando di rientrare in una delle categorie previste, di essere residente o domiciliato o di svolgere l’attività lavorativa in modo esclusivo o prevalente (agenti e rappresentanti) nei comuni colpiti dall’alluvione, di avere i requisiti di legge per la categoria di appartenenza. Inps effettuerà la verifica sulla base dei dati in suo possesso, mentre sugli altri i controlli saranno fatti dopo l’erogazione degli importi. Se emergerà l’assenza dei requisiti necessari, le somme andranno restituite, con relative sanzioni.

Le richieste saranno accettate fino a esaurimento dei 253,6 milioni di euro a disposizione. Tale importo, secondo la relazione tecnica del Dl, corrisponde a 101.360 lavoratori che percepiranno 2.500 euro di indennità.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©