Professione

Commercialisti, rafforzare le misure di accesso alla composizione negoziata

Il Consiglio nazionale nell’audizione in Senato sul decreto di attuazione del Pnrr propone accordi transattivi con erario ed enti pubblici anche su debiti già affidati all’agente della riscossione

di Federica Micardi

Correggere il decreto di attuazione sul Pnrr per agevolare la composizione negoziata della crisi d’impresa e garantire la collegialità degli organi di giustizia tributaria. Sono le richieste avanzate dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, che nel corso dell’audizione presso la Commissione Bilancio del Senato propongono due emendamenti al decreto di attuazione del Pnrr (Dl 13/2023).

Crisi d’impresa

In merito alla composizione negoziata della crisi, secondo i commercialisti, è necessario rafforzare le misure volte ad incentivare l’accesso delle imprese superando le difficoltà legate alla gestione del debito verso l’erario, l’Inps e l’Inail.

I debiti verso erario ed enti pubblici, spiegano i commercialisti nel documento presentato alla commissione, molto spesso rappresentano la voce debitoria più rilevante e il maggior ostacolo al risanamento dell'impresa in difficoltà. Da qui la proposta di un emendamento all’articolo 38 per consentire all’imprenditore di formulare proposte di accordi transattivi ad agenzia delle Entrate, Inps e Inail che preveda il pagamento, parziale o dilazionato, del debito, anche se già affidato in carico all’agente della riscossione, e dei relativi accessori in misura non inferiore al pagamento previsto in caso di liquidazione. La proposta di accordo produce effetti - si legge nell’emendamento - se è raccolta in un processo verbale sottoscritto dalle parti, dal giudice e dal cancelliere. Si tratta di una disposizione, spiegano i commercialisti, che consentirebbe al debitore di raggiungere un accordo per la decurtazione o la dilazione dei debiti tributari o contributivi, anche se già affidati in carico all’agente della riscossione, e dei debiti per accessori, funzionale al buon esito delle trattative.

Il problema è stato sollevato anche dall’Adc (associazione dottori commercialisti) che in un comunicato di venerdì 3 marzo ha definito la composizione negoziata della crisi d’impresa uno “strumento spuntato” per le difficoltà nei rapporti con i creditori pubblici qualificati ossia agenzia delle Entrate, agenzia delle Entrate-Riscossione, Inps ed Inail.

Giustizia tributaria

I commercialisti chiedono poi di intervenire sull’articolo 40, che contiene disposizioni in materia di giustizia tributaria, abrogando il comma 2. La riforma della giustizia tributaria (legge 130/2022) ha previsto che dal 1° gennaio 2023 le controversie entro il limite di 3mila euro siano di competenza del giudice monocratico di primo grado. Ora il Dl in discussione, all’articolo 40, comma 2 alza a 5mila euro il limite di valore per il giudizio monocratico di primo grado. Un rischio, secondo i commercialisti per diversi motivi.

La categoria fa presente che il limite di valore è relativo all’importo del tributo e non comprende gli interessi e le sanzioni, il rischio – secondo la categoria - è che si vada ad attribuire ad un unico giudice, ancora sprovvisto dei requisiti di professionalità e specializzazione richiesti dalla legge di riforma (che a regime prevede giudici a tempo pieno), controversie in cui gli importi in contestazione sono generalmente di circa 10mila euro. Il limite di 3mila euro, introdotto per ridurre i tempi del processo tributario e per deflazionare il contenzioso delle Corti di giustizia tributaria di primo grado, fanno presente i commercialisti, è sufficiente dato che le controversie in primo grado di valore non superiore a 3mila euro pervenute nel 2021 sono il 49,6% del totale.

Viene infine ricordato alla commissione che il nuovo limite di 5mila euro introduce una distonia con il limite di 3mila euro previsto per i giudizi che il contribuente può coltivare in proprio, senza obbligo di assistenza tecnica del professionista (Dlgs 546/92, articolo 12, comma 2).

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©