L'esperto rispondeImposte

Gli effetti dell’iscrizione all’Aire per il cittadino italiano assunto negli Stati Uniti da settembre 2022

In caso di mancata iscrizione all’Aire, il reddito prodotto negli Stati Uniti sarà tassato sia negli Stati Uniti che in Italia, al netto delle imposte versate all’estero

di Fabio Pessina

La domanda

Un cittadino italiano sarà assunto a settembre negli Usa da un’azienda americana, con contratto a tempo indeterminato. In Italia ha l’abitazione principale, per un mese all’ anno tornerà in Italia e lavorerà in smart working (così da interrompere i 12 mesi continuativi negli Usa). Fino a fine 2022 non si iscriverà all’Aire (anagrafe italiana residenti all’estero), ha il dubbio se farlo dal 2023: quale tassazione avrà? Il mio ragionamento è questo:
1) se si iscrive all’Aire pagherà negli Usa le tasse sul suo reddito di lavoro, mentre in Italia pagherà l’Imu sull’abitazione;
2) se invece non si iscrive, il reddito statunitense sarà tassato sia in America che in Italia (fermo restando la possibilità di portare in detrazione le imposte statunitensi da quelle dovute in Italia). Deve però dichiarare in America il reddito da abitazione in Italia?
Come si determina il centro di interessi principali? Se il coniuge resta in Italia (oltre a mantenere la casa di proprietà) il centro di interessi resta in Italia e qui sono dovute le tasse?
A.I. - Torino

Per l’anno di imposta 2022 il cittadino italiano sarà tenuto alla presentazione della dichiarazione in Italia comprensiva del reddito percepito negli Stati Uniti, poiché per l’articolo 2, comma 2, Testo unico delle imposte sui redditi, Dpr 917/1986, «ai fini delle imposte sui redditi si considerano residenti le persone che per la maggior parte del periodo di imposta sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente o hanno nel territorio dello Stato il domicilio o la residenza ai sensi del codice civile». Quanto detto nell’articolo di cui sopra, il concetto di domicilio e di dimora sono fra loro alternativi, in quanto per stabilire la residenza fiscale è necessaria la presenza di uno solo dei due termini. Se il lettore si iscrive all’Aire nel 2023, egli sarà tenuto a presentare dichiarazione negli Stati Uniti per i redditi ivi prodotti; l’immobile in Italia sarà soggetto ad imposta in Italia con obbligo di presentazione della dichiarazione in Italia. Se non dovesse iscriversi all’Aire, il reddito prodotto negli Stati Uniti sarà tassato sia negli Stati Uniti che in Italia, al netto delle imposte versate all’estero.
La risoluzione dell’agenzia delle Entrate 351/E/2008 afferma che «costituiscono indici significativi, ai fini dell’eventuale residenza fiscale, la disponibilità di un’abitazione permanente, la presenza della famiglia, l’accreditamento di propri proventi dovunque conseguiti, il possesso di beni anche mobiliari, la partecipazione a riunioni d’affari, la titolarità di cariche sociali, il sostenimento di spese alberghiere o di iscrizione a circoli o club, l’organizzazione della propria attività e dei propri impegni anche internazionali, direttamente o attraverso soggetti operanti nel territorio italiano. Pertanto, laddove insistono taluni collegamenti con il territorio, ai sensi dell’articolo 3 del Tuir, i contribuenti risultano soggetti ad imposta in Italia in relazione a tutti i redditi posseduti, ovunque prodotti».

Consulta L’Esperto risponde per avere accesso a un archivio con oltre 200mila quesiti, con relativi pareri. Non trovi la risposta al tuo caso? Invia una nuova domanda agli esperti.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©