Imposte

Nuove sedi e sicurezza sul lavoro, i bandi regionali per l’agroindustria

L’Emilia-Romagna punta 59 milioni sullo sviluppo di nuove produzioni. Piemonte e Toscana mirano su competitività sostenibile e prodotti di qualità

di Roberto Lenzi

Costruire una nuova sede aziendale o ristrutturarne una esistente, acquistare macchinari e attrezzature, investire in innovazione tecnologica e in sicurezza per i lavoratori sono alcuni esempi di spese che le imprese agroindustriali possono finanziare grazie ai vari bandi regionali aperti nell’alveo del Piano di sviluppo rurale. Tra le varie opportunità, al momento sono operativi bandi in Emilia-Romagna, Toscana e Piemonte.

Emilia-Romagna

Il bando della Regione Emilia-Romagna prevede un contributo a fondo perduto per favorire l’integrazione tra i comparti agricolo e agroindustriale. Lo fa sostenendo le attività di trasformazione, commercializzazione e sviluppo di nuove produzioni che valorizzano le materie prime agricole.

I beneficiari dell’operazione 4.2.01 «Investimenti rivolti a imprese agroindustriali in approccio individuale e di sistema» del piano di sviluppo rurale 2014-2020, sono le imprese che svolgono attività di commercializzazione e/o trasformazione di prodotti agricoli.

L’agevolazione prevede un contributo del 35% sulle spese ammissibili per gli investimenti di importo minimo pari a 100mila euro e massimo pari a 2,8 milioni. La dotazione finanziaria del bando ammonta a oltre 59 milioni. L’erogazione di incentivi è destinata a migliorare il rendimento globale dell’impresa e finalizzata a consolidare o aumentare la competitività dell’impresa stessa, con particolare riferimento all’innovazione di processo e/o di prodotto.

Sono ammissibili le spese per investimenti materiali di tipo immobiliare e mobiliare quali costruzione e ristrutturazione di immobili, acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature, spese generali e investimenti immateriali. La domanda dovrà essere presentata entro le 13 del 1° luglio 2022 con le modalità approvate da Agrea, a partire da una data di apertura che verrà comunicata sul sito della stessa agenzia.

Toscana

La Regione Toscana mette a disposizione contributi in conto capitale fino a 600mila euro per rafforzare le filiere agroalimentari. I beneficiari sono le piccole e medie imprese, compresi gli imprenditori agricoli professionali, che operano nel settore della trasformazione, della commercializzazione e/o dello sviluppo dei prodotti agricoli, esclusi i prodotti della pesca, e che effettuano investimenti nelle strutture di commercializzazione dei prodotti floricoli.

L’importo dei fondi messo a disposizione, nell’ambito dell’operazione 4.2.1 «Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e/o sviluppo dei prodotti agricoli» del Piano di sviluppo rurale 2014-2020, è pari a 6,5 milioni. L’intensità del sostegno è del 40% per tutte le tipologie di investimento e l’importo minimo richiedibile è di 50mila euro, ridotto a 30mila euro per gli Iap. La finalità è quella di contribuire al rafforzamento delle filiere agroalimentari e alla valorizzazione della produzione di qualità, prevedendo il sostegno a investimenti in beni materiali e immateriali per aumentare la competitività, promuovere l’ammodernamento delle strutture produttive e migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro e tutti i processi produttivi rispettosi dell’ambiente.

Sono ammissibili le spese relative a materiali, opere edili e impianti, macchinari e attrezzature, spese generali e investimenti immateriali. La domanda deve essere presentata online tramite il portale Artea dal 21 marzo fino al 27 giugno 2022.

Piemonte

Il bando della Regione Piemonte per accedere all’operazione 4.2.1 «Trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli» del Piano di sviluppo rurale 2014-2020 sarà aperto fino al 15 marzo.

Il bando prevede la concessione di contributi alle imprese agroalimentari che realizzano investimenti per la trasformazione, la commercializzazione e/o lo sviluppo dei prodotti agricoli. I beneficiari sono le imprese agroindustriali. L’aiuto è concesso sotto forma di contributo in conto capitale pari al 40% della spesa ammissibile. La dotazione finanziaria è di 21 milioni, mentre la spesa massima ammissibile è di 2 milioni e la minima di 300mila euro.

L’obiettivo è migliorare la competitività sostenibile delle imprese agroindustriali e sviluppare forme di integrazione orizzontale e verticale nelle filiere agroalimentari. Gli investimenti nelle imprese agroindustriali favoriscono il riequilibrio economico-territoriale delle zone rurali contribuendo alla creazione e al mantenimento di posti di lavoro.

Sono ammissibili le spese relative alla costruzione e ristrutturazione di immobili destinati alla trasformazione, deposito e commercio di prodotti agricoli e agroindustriali, acquisto di impianti, macchinari e attrezzature per la trasformazione, conservazione e commercializzazione di prodotti agricoli e investimenti immateriali. La domanda deve essere presentata tramite il portale www.sistemapiemonte.it entro il 15 marzo.

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