Adempimenti

Il modello Redditi del defunto va presentato da uno degli eredi

Pur non acquisendo nulla, l’erede è comunque tenuto a pagare i legati e a svolgere ogni adempimento imposto dalla legge

di Angelo Busani

A una istanza di interpello ove si prospetta che la dichiarazione dei redditi relativa a una persona defunta sia presentata da un legatario, l’agenzia delle Entrate correttamente ribatte (risposta 367 del 7 luglio 2022) che il modello Redditi deve essere presentato da uno degli eredi (in base all’articolo 65 del Tuir).

Il caso preso in considerazione dalle Entrate era quello di un defunto che, con il proprio testamento, disponendo una pluralità di legati, aveva esaurito il suo intero asse; e allora è sorto il problema di individuare il soggetto tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi «in assenza di un erede».

In verità, anche se il testatore comprende il suo intero patrimonio in una serie di legati, un erede – per principio generale – pur sempre vi deve essere (e, nel concreto, vi è), anche se il testamento non dice nulla sul punto: si tratta, infatti, delle persone che sono individuate dalla legge come «eredi legittimi», le quali, quindi, qualora accettino l’eredità (espressamente o tacitamente), con ciò acquisiscono la qualità di erede anche se non percepiscano dal defunto alcuna attività.

In questi casi, l’erede, ad esempio, pur non acquisendo alcunché, è comunque tenuto a pagare i legati e a svolgere ogni adempimento che la legge imponga all’erede come, appunto, quello di presentare il modello Redditi per conto del defunto. Se, inoltre, vi fossero passività ereditarie, gli eredi risponderebbero dei debiti del defunto con il loro patrimonio personale (a meno che non abbiano accettato con il beneficio d’inventario) mentre i legatari rischierebbero solo il valore del legato, senza temere di dover far fronte alle passività lasciate dal defunto con il proprio portafoglio.

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