Imposte

Parco agrisolare, ammissibili anche le spese professionali

Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità Iva

di Roberto Lenzi

I contributi del parco agrisolare sono rivolti agli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria, alle imprese agroindustriali, in possesso di codice Ateco, alle cooperative agricole o loro consorzi. Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità Iva, aventi un volume di affari annuo inferiore a 7.000 euro.

Progetti ammissibili

Gli interventi ammissibili all’agevolazione devono prevedere l’installazione di impianti fotovoltaici con potenza di picco tra 6 e 500 kWp. Unitamente a tale attività, possono essere eseguiti uno o più interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture (come smaltimento dell’amianto e dell’eternit dai tetti, realizzazione dell’isolamento termico dei tetti o di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto). Gli interventi non potranno comportare un peggioramento delle condizioni ambientali e delle risorse naturali, e dovranno essere conformi alle norme nazionali e Ue in materia di tutela ambientale e garantire il rispetto del principio Dnsh di «non arrecare un danno significativo all’ambiente».

I soggetti beneficiari dovranno realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi dalla data della pubblicazione dell’elenco. Deve essere comunque garantita la realizzazione, collaudo e rendicontazione degli interventi entro il 30 giugno 2026. Ammesse variazioni progettuali, a condizione che non comportino un peggioramento della prestazione energetica indicata nel progetto approvato in sede di concessione del contributo e in ogni caso non devono superare l’importo del contributo concesso, nel rispetto delle tempistiche predefinite dal piano.

Spese ammissibili

Sono considerate ammissibili le spese relative all’acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto, sistemi di accumulo, fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi, costi di connessione alla rete. Sono ammessi interventi fino a un limite massimo di 1.500 euro/ Kwp per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, anche in considerazione delle dimensioni complessive dell’impianto e fino a ulteriori 1.000 euro/Kwh ove siano installati anche sistemi di accumulo. In ogni caso, il contributo complessivo corrisposto per i sistemi di accumulo non può eccedere 50.000 euro. Qualora siano installate colonnine di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, potrà essere riconosciuta, in aggiunta ai massimali su indicati, una spesa fino ad un limite massimo ammissibile pari a 1.000 euro/Kw a colonnina.

Per la rimozione e smaltimento dell’amianto, ove presente, e l’esecuzione di interventi di realizzazione o miglioramento dell’isolamento termico e della coibentazione dei tetti e/o di realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto sono ammesse le spese per la demolizione e ricostruzione delle coperture e fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi, fino ad u limite massimo ammissibile di 700 euro/Kwp.

Rientrano tra le spese ammissibili anche le spese di progettazione, asseverazioni e altre spese professionali. La spesa massima ammissibile per singolo progetto è pari a 750.000 euro, nel limite di 1.000.000 di euro per singolo beneficiario.

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