Imposte

Autodichiarazione sugli aiuti per il credito Imu sugli alberghi

Pubblicato sul sito dell’agenzia delle Entrate il modulo di autodichiarazione per fruire del credito d’imposta

di Annarita D'Ambrosio

Nuovo aiuto in arrivo per le imprese turistico ricettive. È stato pubblicato sul sito dell’agenzia delle Entrate il modulo di autodichiarazione per fruire del credito d’imposta del 50% per l’Imu versata a titolo di seconda rata dell’anno 2021 per gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 nei quali è gestita l’attività turistica. Un provvedimento firmato dal direttore delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, definisce i criteri e le modalità di fruizione dell’agevolazione introdotta dal Dl 21/2022. Con l’autodichiarazione, i contribuenti potranno attestare il possesso dei requisiti e il rispetto delle condizioni e dei limiti indicati nella Comunicazione della Commissione europea Temporary Framework.

I destinatari del credito di imposta sono le imprese turistico-ricettive, gli agriturismi, le imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta, le imprese del comparto fieristico e congressuale e i complessi termali e i parchi tematici, compresi i parchi acquatici e faunistici, che abbiano un immobile accatastato D/2. Per fruire del beneficio i proprietari delle imprese devono essere anche i gestori delle attività esercitate. Inoltre, i contribuenti devono aver subito un calo del fatturato o dei corrispettivi nel secondo trimestre del 2021 di almeno il 50% rispetto al secondo trimestre del 2019.

Occhio ai tempi: dal 28 settembre prossimo al 28 febbraio 2023 - per fruire del bonus - occorrerà comunicare alle Entrate, tramite i canali telematici dell’Agenzia,un’autodichiarazione che andrà inviata utilizzando il modello approvato ieri direttamente dal contribuente o da un intermediario abilitato.

Entro 5 giorni dall’invio l’Agenzia rilascerà una ricevuta di presa in carico o ne comunicherà lo scarto, indicandone le motivazioni.

Entro 10 giorni dall’invio, invece, rilascerà una seconda ricevuta per comunicare ai richiedenti il riconoscimento - o il mancato riconoscimento - del credito d’imposta.Quest’ultimo è denegato, si legge nel provvedimento del direttore Ruffini, nel caso in cui il richiedente ad esempio non sia titolare di una partita Iva attiva alla data di entrata in vigore del decreto.

In caso invece di esito positivo, a partire dal giorno successivo al via libera il contribuente potrà utilizzare il credito d’imposta esclusivamente in compensazione.

Il credito di imposta è, come detto, pari al 50% dell’importo versato a titolo di seconda rata dell’anno 2021 dell’Imu, dell’imposta immobiliare semplice della provincia autonoma di Trento e dell’imposta municipale immobiliare della provincia autonoma di Bolzano, per gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 nei quali è gestita l’attività turistico ricettiva. Nei casi di crediti d’imposta superiori a 150mila euro, i crediti saranno fruibili in seguito alle verifiche previste dal Codice delle leggi antimafia (Dlgs 159/2011) e alla comunicazione dell’autorizzazione all’utilizzo.

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