Adempimenti

Imposta di soggiorno, modello vincolante per la dichiarazione

Faq del dipartimento delle Finanze: niente adempimento se il pagamento è stato sospeso a causa del Covid

di Luigi Lovecchio

Per la dichiarazione dell’imposta di soggiorno entro il 30 settembre (scadenza prorogata dal Dl 73/2022 rispetto al termine originario del 30 giugno) occorre utilizzare solo il modello ministeriale. Non sembra quindi esserci spazio per dichiarazioni aggiuntive predisposte a livello locale. Tuttavia, se il gestore ha già trasmesso il modello comunale per gli anni 2020 e 2021, non deve ripresentare il modulo ministeriale. La dichiarazione multipla è riferita al soggetto con più strutture ricettive, nell’ambito dello stesso comune e per il medesimo anno d’imposta.

Se il pagamento dell’imposta è stato sospeso a causa Covid, non occorre presentare la dichiarazione. La denuncia va invece comunque presentata se non ci sono state presenze e dunque non sono stati effettuati pagamenti. Sono alcune delle risposte fornite dalle Faq del dipartimento delle Finanze, con riferimento al nuovo obbligo dichiarativo afferente all’imposta di soggiorno, relativo agli anni 2020 e 2021, in scadenza il 30 settembre. In base all’articolo 4, comma 1-ter, del Dlgs 23/2011, i gestori delle strutture produttive devono presentare annualmente ai comuni, in via telematica, la dichiarazione relativa all’imposta di soggiorno, utilizzando il modello approvato ad aprile di quest’anno dal dipartimento delle Finanze. Prima di tale previsione, le dichiarazioni erano rimesse ai regolamenti comunali che solitamente richiedono la trasmissione di moduli predisposti ad hoc, con la medesima periodicità dei versamenti dell’imposta (ad esempio, trimestralmente). Queste prassi, secondo le Faq, devono ritenersi superate con l’approvazione del nuovo modulo ministeriale, che rappresenta l’unica modalità con cui assolvere l’obbligo dichiarativo. Per salvaguardare i comportamenti pregressi, è tuttavia precisato che se la dichiarazione è stata già presentata ai comuni, sui modelli locali, per gli anni 2020 e 2021, non occorre ripresentare la denuncia ministeriale.

Un altro chiarimento ha riguardato la nozione di dichiarazione multipla che è quella relativa ad un soggetto che gestisce nello stesso comune e per un singolo anno d’imposta oltre 1.500 strutture: in questo caso occorre effettuare plurime trasmissioni, stanti le specifiche tecniche del programma di trasmissione. La dichiarazione è comunque unica e cumulativa per tutte le strutture ubicate nello stesso comune e per i pagamenti ad esse riferiti.

Si precisa altresì che se il comune ha sospeso tutti i pagamenti del tributo per un intero anno, la denuncia non va compilata. Al contrario, in assenza di sospensioni, se non vi sono state presenze, la dichiarazione va presentata ugualmente. Le Faq affermano che, in caso di locazioni brevi, se interviene un intermediario per il pagamento del canone, questi è l’unico soggetto passivo: non sussiste quindi una ipotesi di coobbligazione nell’adempimento con il gestore.

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