Professione

La Giustizia in campo sulle elezioni dei commercialisti

Il sottosegretario Sisto annuncia un vertice la prossima settimana

di Federica Micardi

Il ministero della Giustizia si è attivato per risolvere l’impasse in cui si trovano, di nuovo, le elezioni territoriali dei commercialisti.

Il sottosegretario Francesco Paolo Sisto, presente ieri al 58° Congresso 2021 dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, a Reggio Calabria, ha detto che la settimana prossima è in programma una riunione dedicata a questo argomento, nella quale verranno analizzate le situazioni dei singoli Ordini e del Consiglio nazionale. «Speriamo di arrivare a una soluzione conciliando le esigenze di tutti dopo un’approfondita analisi della situazione giudiziaria – afferma Sisto, che aggiunge - quando si ferma un meccanismo così delicato è necessario intervenire con rapidità e fermezza». Obiettivo della Giustizia è arrivare il prima possibile a una soluzione per permettere ai dottori commercialisti di scegliere i propri rappresentanti.

Le elezioni per il rinnovo dei 131 Ordini territoria, inizialmente previste l’11 e il 12 ottobre sono state sospese dal Tar a seguito di un ricorso presentato da un iscritto, che ritiene l’attuale Consiglio decaduto ad aprile (si veda il Sole 24 Ore del 28 settembre). In attesa che il Tar si pronunci - la camera di consiglio si svolgerà il 12 ottobre - si susseguono voci su possibili dimissioni del presidente della categoria Massimo Miani. Decisione che potrebbe essere annunciata mercoledì 6 ottobre nel corso di un incontro “ristretto” , riservato ai presidenti degli Ordini, ai candidati presidenti e ai presidenti delle Casse di previdenza. Gli Stati generali della professione del 6 e del 7 ottobre, invece, sono stati annullati . Il presidente dell’Adc Maria Pia Nucera ha scritto al presidente Miani per chiedere che l’incontro di mercoledì sia accessibile, a distanza, a tutti gli iscritti. Per Nucera «c’è bisogno, in questo momento più che mai, di un confronto e di una profonda riflessione» e va evitato il rischio di creare un’inutile distanza tra i vertici e gli iscritti.

Mentre si cerca una soluzione per la governace, la professione - che conta circa 120mila iscritti all’Albo - sembra riacquistare smalto. I dati comunicati ieri al Congresso dell’Unione giovani dal presidente dalla Cassa di previdenza di categoria Stefano Distilli, rilevano un aumento tra chi sceglie la libera professione: nel primo semestre le richieste di iscrizione alla Cassa dottori commercialisti sono state circa 1.700 (400 in più rispetto all’anno precedente). La Cassa monitora anche le entrate professionali, su cui vengono calcolati i contributi previdenziali, e anche se ancora non è possibile conoscere l’impatto che la pandemia ha avuto sul guadagno degli iscritti (i dati sui redditi si sapranno solo a fine anno) Distilli sottolinea l’incremento del volume di affari complessivo dichiarato: 7,8 miliardi nel 2020, a fronte di 7,7 nel 2019, e di 6,9 miliardi nel 2016.

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