Imposte

Fisco, più incentivi per il rientro. Corsia veloce per l’ok alla delega

<span class="argomento"/>Il viceministro Leo: «Aliquote più basse e avviamento sprint per le aziende che tornano in Italia». Si punta a chiudere tre letture entro luglio. Aperture da Iv, che chiede lo stop alla flat tax

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di Giovanni Parente e Gianni Trovati

Nel radar della delega fiscale entrano anche gli incentivi per spingere il rientro delle imprese in Italia; per fare anche del Fisco una leva di quel reshoring che prova a sfruttare gli intoppi geopolitici della globalizzazione che si spezzetta.

Lo ha spiegato ieri il viceministro all’Economia Maurizio Leo nel suo intervento al convegno «La delega fiscale: università, politica e professioni a confronto» organizzato all’Università di Roma 3 dal Gruppo 24 Ore. «Già oggi - spiega il viceministro che ha la delega alle Finanze - se un’impresa viene in Italia con gli asset che aveva all’estero, a determinate condizioni può riportarli non sulla base dei valori correnti di mercato»; su questa base, una prima mossa su cui sta lavorando il governo è quella di «unire una riduzione di aliquota per attrarre capitali». Per le aziende che invece chiudono le sedi estere per ricondurre tutta l’attività in Italia, «si può pensare a dei meccanismi per cui, oltre a ridurre l’aliquota, si innesti un effetto leva per riconoscere l’avviamento in un periodo più breve degli attuali 18 anni e aumentare così le agevolazioni per il rientro dei capitali».

Naturalmente per passare dalle idee alle norme servono coperture finanziarie. Sul punto governo e maggioranza contano sugli spazi di bilancio che si potranno aprire nella NaDef in autunno grazie anche all’effetto trascinamento di una crescita del Pil maggiore del previsto (l’Istat proietta un dato annuale al +1,8% contro il +1% scritto nel Def). A questo si aggiungono le promesse di uno sfoltimento delle tax expenditures, anche ieri al centro delle riflessioni sulla delega.

Dai fondi dipenderà anche il tratto di strada che il governo riuscirà a percorrere sulla riduzione dell’Iva. «Non è tempo di fughe in avanti - sottolinea Leo con la consueta cautela sui numeri -, ma l’aliquota zero su un paniere di beni di prima necessità resta un obiettivo». Ma a parte l’indispensabile lavoro delle calcolatrici, sottolinea Leo, la riforma «si fa ora o mai più» perché è ora il «momento magico» creato dalla collaborazione fra governo, agenzia delle Entrate, professionisti e accademia.

Nel corso dei lavori, introdotti dal rettore di Roma 3 Massimiliano Fiorucci e dal direttore del dipartimento di Economia aziendale Marco Tutino, il quadro è apparso in verità più complesso, sia sul terreno degli aspetti tecnici da chiarire sia su quello delle intese politiche da cercare. Sul primo versante, per esempio, è da trovare l’equilibrio delicatissimo che nel concordato preventivo biennale dovrà costruire intese con il fisco attrattive per aumentare l’adesione, e di conseguenza il gettito, ma senza sforare in un incentivo alla sottodichiarazione, e quindi all’evasione. Dalla politica (si veda anche l’articolo sotto) è invece arrivata qualche apertura da Luigi Marattin (Italia Viva), che chiede però alla maggioranza di ammainare la bandiera politica della flat tax, mentre per Cecilia Guerra (Pd) la delega fra le altre cose acuisce i problemi su progressività ed equità orizzontale con la moltiplicazione dei regimi sostitutivi mentre per Emiliano Fenu (M5S) rischia di essere mancato anche l’obiettivo della semplificazione.

La discussione in Parlamento inizia ora. E nelle intenzioni di governo e maggioranza avrà tempi serrati. L’obiettivo, rilanciato ieri dai presidenti delle commissioni Finanze di Camera e Senato Marco Osnato (FdI) e Massimo Garavaglia (Lega) è quello di chiudere prima della pausa estiva con tre letture, per dare sia ai deputati sia ai senatori l’opportunità di introdurre modifiche e completare l’esame a Montecitorio entro luglio. Il calendario è serrato, quindi, fin da subito. Per il primo giro in commissione alla Camera il termine per gli emendamenti, che sarà annunciato ufficialmente la prossima settimana, dovrebbe scadere martedì 23 maggio.

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