Imposte

Bonus edilizi, quarta cessione per le banche e più tempo alle imprese per le opzioni

Due emendamenti approvati alla Camera cambiano ancora una volta le regole in materia di cessione dei crediti fiscali: per le opzioni si arriva fino al 15 ottobre

di Giuseppe Latour

Ancora cambiamenti per le cessioni dei crediti: una quarta cessione libera diventa possibile, ma solo per banche, assicurazioni e intermediari finanziari e solo a condizione di accollarsi una nuova forma di responsabilità solidale. Insieme a questo, viene disposta una proroga per le opzioni di cessione e sconto relative alle spese 2021 fino al 15 ottobre, ma solo per soggetti Ires e partite Iva. Sono le due novità approvate nelle commissioni Ambiente e Attività produttive nella conversione in legge del decreto Bollette (Dl 17/2022), in cui vengono così aggiunti gli articoli 29-bis e 29-ter.

Via alla quarta cessione

La prima modifica va nella direzione richiesta dall’Abi nei giorni scorsi, anche se porta una limitazione che difficilmente sarà digeribile per il mercato. Per banche, assicurazioni e altri intermediari finanziari che abbiano esaurito il numero delle possibili cessioni fissate dalla legge (tre in totale, con una jolly) diventa possibile una quarta e definitiva cessione, stavolta libera.

«Con riferimento a quest’ultima ulteriore cessione - spiega la modifica -, il cedente è in ogni caso responsabile solidalmente per il recupero dell’importo di cui al comma 5, ferma restando l’eventuale ulteriore responsabilità solidale in capo ad altro soggetto, ai sensi del comma 6». In sostanza, il cedente deve accollarsi una nuova forma di responsabilità solidale che gli farà rispondere di eventuali contestazioni delle Entrate al titolare della detrazione. Si tratta di una condizione molto difficile da accettare per il mercato. Queste disposizione si applicano a partire dal primo maggio.

Più tempo per le opzioni delle imprese

L’altra novità riguarda la comunicazione delle opzioni di cessione e sconto. I soggetti Ires e i titolari di partita Iva (quindi imprese e professionisti), che sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi entro il 30 novembre 2022, potranno prendersi più tempo per comunicare le opzioni relative alle spese 2021 (e le rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese 2020). Per loro il termine del 29 aprile viene spostato al 15 ottobre prossimo.

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