Imposte

E-commerce, input dal Consiglio Ue sull’obbligo del regime Ioss

Nell’adottare le conclusioni su Iva e commercio elettronico il Consiglio invita la Commissione a valutare gli effetti dell’eliminazione della soglia di 150 euro prevista per lo Ioss

Il Consiglio dell’Unione europea ha pubblicato le proprie positive conclusioni sull’attuazione del pacchetto Iva per il commercio elettronico e ne suggerisce un’ampliamento. «Il Consiglio - si legge in una nota - invita la Commissione, al fine di semplificare e garantire la riscossione dell’Iva, a valutare ulteriormente l’impatto della possibilità di rendere obbligatorio l’uso dello Ioss (il regime opzionale Import one stop shop) e a esaminare più a fondo, in stretta cooperazione con le autorità doganali e previa valutazione del sistema attuale, l’eventuale eliminazione della soglia di 150 euro per l’uso dello Ioss, pur mantenendo un sistema efficace e amministrabile e prendendo attentamente in esame le implicazioni per le autorità doganali e i relativi costi e oneri amministrativi».

Le nuove regole, nate per semplificare il commercio elettronico, in vigore dal 1°luglio 2021, attualmente prevedono che l’attuazione dello Ioss sia facoltativa. Il Consiglio, nell’apprezzare i risultati preliminari presentati dalla Commissione riconosce che le nuove norme Ue sull’Iva nell’e-commerce stanno contribuendo alla transizione digitale, alla ripresa economica e alla sostenibilità delle finanze pubbliche in tutta l’Ue, da qui l’invito a una loro estensione.

Il Consiglio chiede inotre alla Commissione di presentare i risultati emersi dalla valutazione ex-post dell’attuazione del pacchetto Iva per il commercio elettronico in vigore dal 1° luglio 2021 e a consentire agli Stati membri di tenere una discussione più informata con i servizi della Commissione anche su possibili modifiche.

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