Precluso il regime forfettario alla rivendita di dischi usati
La risposta, come anticipato dal lettore, è negativa. I contribuenti che si avvalgono di regimi speciali Iva, quale quello previsto per il commercio di beni usati, non possono applicare il nuovo regime forfetario previsto dalla legge 190/2014. In particolare, l’agenzia delle Entrate ha precisato con la circolare 10/E del 4 aprile 2016, che non è compatibile con il predetto regime forfetario il regime Iva applicabile alla rivendita di beni usati, oggetti d’arte, di antiquariato o da collezione (articolo 36, Dl 41/95).
Il soggetto che si appresta ad iniziare l’attività deve, entro 30 giorni, darne comunicazione all’agenzia delle Entrate chiedendo l’attribuzione del numero di partita Iva (articolo 35 del Dpr 633/1972). Può essere adottato il regime contabile semplificato (con la sola istituzione dei registri Iva) o il regime contabile ordinario. L’opzione deve essere esercitata in base al comportamento concludente e successivamente comunicata all’Amministrazione finanziaria all’interno della relativa dichiarazione.
Attualmente le uniche possibilità di applicare delle agevolazioni per le imprese che avviano un’attività, è legata alla circostanza di rientrare nel regime di determinazione forfetaria del reddito ai fini fiscali.
Per eventuali forme di incentivo legate a nuove attività è opportuno contattare la regione.
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