Contabilità

Terzo settore, corsia veloce per l’agevolazione Ires

di Giovanni Parente

Corsia veloce per il ritorno all’agevolazione Ires sul non profit. Con la presentazione dell’emendamento della maggioranza (ce n’è anche uno presentato dal capogruppo Pd Andrea Marcucci) nel pacchetto dei 970 correttivi al decreto semplificazioni (ora all’esame del Senato) , si va verso un ripristino immediato dell’aliquota Ires agevolata del 12% che era stata abolita dall’ultima legge di Bilancio (legge 145/2018, articolo 1, commi 51 e 52) con quello che è stato nominato «emendamento Europa» presentato in seconda lettura a Palazzo Madama (si veda anche il servizio a pagina 6). Le coperture necessarie (118 milioni nel 2019 e 158 milioni per il 2020 e altrettanti per il 2021) dovrebbero essere trovate attingendo a un fondo, come anticipato su queste colonne il 2 gennaio.

L’impegno alla revisione della norma in manovra è stato ribadito dal Governo anche nel corso dell’incontro di ieri a Palazzo Chigi. Incontro a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il sottosegretario al Lavoro con delega al Terzo settore, Claudio Durigon, una delegazione del Forum del Terzo settore e i rappresentanti di Emergency, Caritas Italiana, Comunità di Sant’Egidio e Cottolengo. E, come sottolineato poi dalla nota diramata da Palazzo Chigi, «in attesa dell’entrata in vigore della riforma del Codice del Terzo settore, il Governo, nelle prossime settimane, metterà in piedi un regime fiscale agevolato transitorio per le attività del mondo del Terzo settore, calibrato sull’esigenza di non penalizzare enti che svolgono attività non profit».

Il Governo ha anche espresso l’impegno a costituire «in tempi brevi» la cabina di regia per il Terzo settore, ossia il soggetto che ha il compito di coordinare, in raccordo con i ministeri competenti, le politiche di governo e le azioni di promozione e di indirizzo delle attività degli enti del Terzo settore. Così come è stata assicurata l’istituzione «al più presto» del Registro unico del Terzo settore.

La portavoce del forum del Terzo settore, Claudia Fiaschi parla di «un segnale importante nel metodo e nel merito». Anche perché sul tavolo ci sono stati anche i temi del completamento dei tasselli normativi mancanti sulla riforma del Terzo settore. Il Forum ha preso atto «degli impegni assunti dal presidente del Consiglio e dal sottosegretario - rimarca Fiaschi - per un rapido completamento dei provvedimenti attuativi della riforma del Terzo settore, in primis la definizione di attività secondarie e strumentali, le linee guida per la raccolta fondi e per il bilancio sociale e le circolari sugli obblighi di pubblicità relativa ai contributi pubblici». A questo la portavoce del Forum aggiunge che è «stata condivisa l’urgenza di completare e, dove necessario, rafforzare strutture di vigilanza degli Ets per evitare abusi e premiare, sostenere e incentivare il Terzo settore virtuoso e meritevole».

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