Imposte

Ace, da circoscrivere il rapporto forma-sostanza

di Federica Micardi e Francesca Muserra

Sull’Ace è in arrivo un’interpretazione sistematica e coerente alla luce delle novità che sono state apportate dalla legge che l’agenzia Entrate sta elaborando. Lo ha detto ieri Annibale Dodero, responsabile della Direzione centrale normativa dell’agenzia delle Entrate ai margini del convegno «Prospettive di fiscalità domestica e internazionale: Oic, Ace, operazioni straordinarie e convenzione multilaterale» organizzato a Milano da Sts Deloitte.

«Il decreto Ace ha risolto molte criticità, in particolare quelle sui paesi black e nella circolare daremo ulteriori chiarimenti - afferma Dodero - quando arriverà il chiarimento è presto per dirlo, sicuramente sarà prima della fine dell’anno».

Anche la brunch exemption attende delucidazioni che, anticipa Dodero, arriveranno a breve con una circolare .

Durante il convegno è stata ricordata l’anomalia “tutta italiana” di considerare le holding come delle micro imprese in base a requisiti oggettivi, e per questo escluse dalle regole fiscali della derivazione rafforzata e in particolare della disciplina sui derivati.

Per gli Oic, Dodero rassicura gli operatori. L’articolo 13bis del milleproroghe togli l’obbligo di passaggio con invarianza di gettito, obbligo che complicava molto le cose . Le nuove regole valgono per il 2018, «però chi vuole - dice Dodero - può già applicare le nuove regole».

In materia di operazioni straordinarie e abuso, nel corso del convegno è stata evidenziata la necessità di un intervento legislativo finalizzato a risolvere la problematica della (ri)qualificazione dei conferimenti di azienda e successiva cessione delle partecipazioni della conferitaria in cessione di azienda con applicazione dell'imposta proporzionale di registro. Una prassi che trova le sue radici in un filone giurisprudenziale della Cassazione che - senza interventi ad hoc - si va fortemente consolidando . La questione è di estrema rilevanza per il mondo delle imprese e sta generando profonda incertezza e scarsa prevedibilità del sistema, non più tollerabile.

In materia di riflessi fiscali delle nuove regole contabili, un tema dai contorni ancora incerti - evidenziato dal condirettore di Assonime Ivan Vacca - è quello dell’applicazione concreta del principio della prevalenza della sostanza sulla forma. Il dubbio riguarda la declinazione di tale principio e la sua “espansione” più o meno accentuata. Ci si chiede, cioè, se il principio vada applicato esclusivamente nei casi presi in considerazione dall’Oic e che trovano chiara espressione ed esemplificazione in alcuni principi contabili nazionali o se, essendo espressione di un principio generale, la sostanza potrà essere ricercata, volta per volta, dal redattore del bilancio. La questione ha conseguenze non solo ai fini contabili ma anche ai fini fiscali, laddove trovi applicazione il principio di derivazione rafforzata che “fa proprie “ agli effetti tributari le classificazioni , qualificazioni e imputazioni temporali rilevanti ai fini contabili.

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