Finanza

Fondo di 750 milioni all’automotive per facilitare la transizione verde

Per gli accordi di innovazione una selezione non basata solo sull’ordine cronologico. Sviluppo industriale o tutela dell’ambiente nei contratti di sviluppo

di Roberto Lenzi

Settore automotive, sugli accordi per l’innovazione finisce il click-second, mentre i contratti di sviluppo forniranno sostegno ai programmi di sviluppo industriale o per la tutela ambientale. Le imprese potranno richiedere le agevolazioni anche per progetti già presentati. Per attivare le istruttorie, le imprese dovranno presentare, però, istanza per cercare di beneficiare dei 750 milioni disponibili.

Per la prima volta verrà applicata sui progetti relativi gli accordi per l’innovazione una modalità di ammissione in istruttoria non basata strettamente sull’ordine cronologico. Il soggetto gestore procede all’istruttoria delle domande di agevolazioni nel rispetto dell’ordine giornaliero di presentazione. Le domande presentate nello stesso giorno, pertanto, sono considerate come pervenute nello stesso istante. Nel caso in cui le risorse finanziarie residue disponibili non consentano l’accoglimento integrale delle domande presentate nello stesso giorno, le domande sono ammesse all’istruttoria in base alla posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria di merito.

Con il decreto direttoriale 10 ottobre 2022 parte la possibilità per le imprese di presentare progetti sugli accordi di innovazione. Le istanze devono essere dirette al sostegno di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevante impatto tecnologico. I progetti devono essere in grado di favorire percorsi di innovazione finalizzati all’insediamento, alla riconversione e alla riqualificazione verso forme produttive innovative e sostenibili, per favorire la transizione verde, la ricerca e gli investimenti nella filiera del settore automotive.

I contratti di sviluppo devono avere ad oggetto la realizzazione di un programma di sviluppo industriale o per la tutela ambientale. I programmi di sviluppo industriale possono riguardare la produzione di nuovi veicoli nonché sistemi di alimentazione e propulsione che aumentino l’efficienza minimizzando le emissioni.

In alternativa possono essere inerenti a tecnologie, materiali, architetture e componenti strutturali funzionali all’alleggerimento dei veicoli nonché dei sistemi di trasporto per la mobilità urbana. Possono riguardare nuovi sistemi, componenti meccanici, elettrici, elettronici e software per la gestione delle funzioni principali del veicolo, propulsione, lighting, dinamica laterale e longitudinale, abitacolo. Le domande dovranno essere presentate secondo le modalità ed i modelli indicati nell’apposita sezione del sito di Invitalia.

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