Adempimenti

Codice appalti, Pa chiamate alla prova delle gare digitali

In arrivo le regole tecniche Agid a cui dovranno adeguarsi tutte le piattaforme di acquisto pubblico

In dirittura d’arrivo le regole tecniche a cui dovranno adeguarsi tutte le piattaforme di acquisto pubblico. In vista, infatti, della scadenza del 31 maggio 2023, coincidente con i sessanta giorni successivi all’entrata in vigore del nuovo Codice appalti del 1° aprile scorso entro cui adottare il regolamento, Agid ha presentato il primo draft del documento contenente le regole per le infrastrutture di e-procurement, come risultante dalla consultazione permanente del mercato avviata, con la partecipazione di oltre 500 stakeholder, dalla stessa Agenzia da aprile del 2022 in costanza della precedente normativa e proseguita con il nuovo Codice dei contratti pubblici (Dlgs 36/2023). Prima della pubblicazione, il percorso approvativo richiede da ultimo la condivisione del draft con il dipartimento per la Transizione digitale e con Anac.

Le piattaforme di approvvigionamento sono costituite dall’insieme dei servizi e dei sistemi informatici, interconnessi e interoperanti, utilizzati dalle stazioni appaltanti e dagli enti concedenti per assicurare la piena digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici nonché l’interazione con i servizi della Banca dati nazionale dei contratti pubblici Anac. Destinatari delle regole tecniche sono i titolari, i gestori e chi realizza le piattaforme di approvvigionamento digitale.

I requisiti individuati sono di tre tipologie: generali, per rispettare i principi del Cad in tema di cittadinanza digitale, neutralità tecnologica e trasparenza; funzionali al ciclo di vita dei contratti, garantendo l’accesso digitale con Spid e Cie, l’univocità del soggetto identificato, idonei sistemi di profilazione e deleghe operative, le comunicazioni digitali; trasversali ai fini della redazione o acquisizione degli atti in formato nativo digitale, dell’accesso elettronico alla documentazione di gara al Dgue (documento gara unico europeo in formato digitale).

Più in generale, il sistema di approvvigionamento pubblico potrebbe costituire un valido modello di riferimento anche per il ciclo di acquisti dei soggetti privati, ad oggi gestito in maniera ancora non del tutto digitalizzata.

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