Adempimenti

Rottamazione ter e saldo e stralcio, riapertura dei termini per chi non ha pagato

Rimessione nei termini: si versano entro il 30 aprile le rate 2020, entro il 31 luglio le rate 2021 ed entro il 30 novembre le rate 2022

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Si riapre la partita per 532mila contribuenti che hanno saltato i pagamenti delle rate 2020, 2021 e 2022 della rottamazione ter e del saldo e stralcio. L’emendamento approvato dalla commissione Bilancio del Senato sancisce, infatti, la rimessione nei termini per i debitori decaduti, fissando un calendario per rientro nei versamenti e l’estinzione delle eventuali procedure esecutive (come, ad esempio, i pignoramenti) avviate alla data di entrata in vigore del decreto Sostegni ter (27 gennaio 2022).

Ma facciamo un passo indietro. L’interrogazione al Mef del senatore M5S Emiliano Fenu (tra i principali promotori dell’emendamento insieme anche ad altri gruppi parlamentari che hanno presentato modifiche dello stesso tenore) aveva evidenziato un “buco” nei versamenti della pace fiscale di 2,45 miliardi, da tornare a recuperare con la riscossione ordinaria. Tradotto in termine di cittadini, imprese e professionisti coinvolti, su 1,25 milioni di contribuenti ancora in corsa per rottamazione ter e saldo e stralcio a inizio della pandemia nel 2020 sono rimasti in carreggiata a fine 2021 solo il 57% (718mila). In pratica, il 43% dei contribuenti corrispondenti a 532mila soggetti risultava fuori dalle due definizione agevolate, che consentono un pagamento scontato dei propri debiti con la riscossione. Ora però c’è una seconda opportunità. La road map definita dall’emendamento approvato prevede che le rate in scadenza originariamente nel 2020 vadano versate entro il 30 aprile 2022, quelle dovute originariamente nel 2021 vanno saldate entro il 31 luglio 2022 e quelle dovute nel 2022 vanno pagate entro il 30 novembre 2022. In tutti e tre i casi, saranno considerati validi e non determineranno effetti negativi per i contribuenti i versamenti effettuati entro cinque giorni dalla relativa scadenza.

Allo stesso tempo sono previste la cancellazione delle procedure esecutive avviate per chi non aveva rispettato le scadenze di pagamento nella versione delle norme in vigore alla data del 27 gennaio 2022 e la non ripetibilità o rimborsabilità delle somme che sono state versate dai contribuenti per le definizioni agevolate prima della stessa data.

Nella conversione del decreto Sostegni ter entrano anche lo sblocco del turn over fino al 120% e l’autorizzazione, per un anno, ai segretari in «fascia iniziale» ad assumere le funzioni nei Comuni fino a 5mila abitanti.La viceministra all’Economia, Laura Castelli, sottolinea l’importanza della norma approvata perché sostenerne il lavoro dei segretari i comunali «vuol dire garantire servizi efficienti ai cittadini». Mentre la Lega sottolinea il via libera al proprio emendamento che impedisce il default dei Comuni investiti dal fallimento delle controllate. L’Udc, invece, porta a casa l’esenzione Imu anche nel 2022 per gli immobili inagibili delle regioni colpite dal sisma nel 2012 (Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna).

Da Forza Italia soddisfazione per il via libera al correttivo che destina maggiori risorse per l’indennità riconosciuta al personale incaricato di comando di stazioni e tenenze dell’organizzazione territoriale dei carabinieri. Mentre alle imprese del settore dei matrimoni e degli eventi privati sarà attribuito un codice Ateco specifico nell’ambito di ciascuna attività connessa al settore.

Italia Viva rimarca l’ok alla sospensione dei versamenti Iva e ritenute per quelle attività che sono rimaste chiuse nei mesi invernali a causa delle restrizioni dovute dalla quarta ondata Covid.

Fratelli d’Italia sottolinea i 40 milioni di euro, per l’anno 2022, a favore di parchi tematici, acquari, parchi e giardini zoologici oltre che per le imprese esercenti il trasporto turistico di persone mediante autobus coperti.

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