Adempimenti

Quote Oicr, il quadro RQ sull’affrancamento solo per i soggetti esteri

Le Faq delle Entrate: raddoppiano i moduli da compilare per perdite ed eccedenze della Cfc

di Alessandro Germani

Dall’agenzia delle Entrate due Faq riferite ai modelli 2023 per ciò che concerne il quadro FC in relazione alle Cfc (controlled foreign companies) e il quadro RQ in relazione all’affrancamento quote degli Oicr. Vediamole in dettaglio.

Il quadro FC accoglie il «monitoraggio» per una gestione più efficace delle perdite e delle altre eccedenze “virtuali” della Cfc nei periodi in cui non è attivata la tassazione per trasparenza (circolare 18/E/21 paragrafo 7.1 e 7.3), che si compone per ogni controllata estera di due distinti moduli. Il primo va compilato per determinare i redditi, le perdite e le altre eccedenze (ad esempio, interessi passivi) della Cfc secondo le regole Ires ex articolo 167, comma 7, del Tuir. Le perdite e le eccedenze potranno essere utilizzate in caso di eventuale tassazione per trasparenza nei periodi di imposta successivi, qualora si dovessero verificare le condizioni per l’applicazione della Cfc ex articolo 167, comma 4, del Tuir. Il secondo modulo accoglie i dati relativi ai redditi, alle perdite e alle altre eccedenze della medesima Cfc calcolati secondo i criteri semplificati indicati con il provvedimento del 2021 in materia di Etr test. Le perdite e le eccedenze così determinate potranno essere utilizzate negli esercizi successivi ai fini dell’Etr test per stabilire se sia integrata la condizione stabilita dall’articolo 167, comma 4, lettera a), del Tuir.

L’affrancamento delle quote degli Oicr previsto dalla legge di bilancio 2023 consente di assoggettare ad imposta sostitutiva, con l’aliquota del 14%, la differenza tra il valore delle quote o azioni alla data del 31 dicembre 2022 e il costo o valore di acquisto o di sottoscrizione. In tal modo si considerano realizzati tanto i redditi di capitale (articolo 44 comma 1 lettera g del Tuir) quanto quelli diversi (articolo 67, comma 1, lettera c-ter) derivanti dalla cessione o dal rimborso di quote o azioni di organismi di investimento collettivo del risparmio. Poiché l’opzione riguarda i redditi di capitale e diversi ma non il reddito d’impresa, essa può essere sfruttata solo da società ed enti non residenti ex articolo 73 comma 1 lettere d) del Tuir. Per questi soggetti, infatti, in base all’articolo 151, comma 3, del Tuir i redditi prodotti nel territorio dello Stato, ad eccezione dei redditi d’impresa, concorrono a formare il reddito complessivo e sono determinati secondo le disposizioni del titolo I, relative alle categorie nelle quali rientrano. La sezione XXVI del quadro RQ del modello Redditi SC 2023 non può essere utilizzata dalle società ed enti commerciali residenti che producono sempre e soltanto reddito d’impresa.

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