Professione

Commercialisti e Pnrr, da comunicare a Cassa dottori l’assunzione a termine presso la Pa

Entro 30 giorni dall’assunzione va comunicata all’ente di previdenza di aver accettato l’incarico e l’intenzione di rimanere o meno iscritti alla Cassa (e quindi di versare i relativi contributi)

di Federico Gavioli

I commercialisti che vengono assunti a tempo determinato dalle pubbliche amministrazioni, nell’ambito del Pnrr, devono comunicare entro 30 giorni dall’assunzione all’indirizzo Pec servizio.supporto@pec.cnpadc.it l’accettazione dell’incarico e la volontà di mantenere, o meno, l’iscrizione; è il chiarimento fornito dalla Cassa dei dottori commercialisti con il comunicato dell’11 novembre.

Vediamo di fare più chiarezza sull’argomento, per la verità ancora del tutto sconosciuto a molti commercialisti, legato alle novità sul Pnrr.

La novità introdotta con il Pnrr

Il Dl 80/2021 recante «Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e per l’efficienza della giustizia», all'articolo 1, comma 7-ter, dispone che al fine di incentivare il reclutamento delle migliori professionalità per l’attuazione dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), per i professionisti assunti a tempo determinato, non è richiesta la cancellazione dall’albo, collegio o ordine professionale di appartenenza e l’eventuale assunzione non determina in nessun caso la cancellazione d’ufficio.

Per gli incarichi conferiti non si applicano i divieti di cui all’articolo 53, comma 16-ter, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Testo Unico sul Pubblico impiego).

A seguito delle modifiche introdotte dal Dl 30 aprile 2022, n. 26 , le amministrazioni pubbliche , qualora ravvisino potenziali conflitti di interessi nell’esercizio dell’attività del professionista, inseriscono nel contratto di assunzione la sospensione dall’albo di appartenenza e dall’esercizio dell’attività professionale per tutta la durata del rapporto di lavoro con l’amministrazione pubblica.

Nel contratto di assunzione è espressamente dichiarata l’insussistenza del conflitto di interessi fra le mansioni attribuite dalla pubblica amministrazione e l’esercizio dell’attività professionale.

I professionisti assunti dalle pubbliche amministrazioni possono mantenere l’iscrizione, ove presente, ai regimi previdenziali obbligatori di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103. È in ogni caso escluso qualsiasi onere a carico del professionista per la ricongiunzione dei periodi di lavoro prestati, nel caso in cui lo stesso non opti per il mantenimento dell’iscrizione alla cassa previdenziale di appartenenza.

Va ricordato che l’articolo 1 (Modalità speciali per il reclutamento e il conferimento di incarichi professionali per l’attuazione del Pnrr da parte delle amministrazioni pubbliche), del citato decreto legge 80/2021 ha inteso realizzare il potenziamento della capacità amministrativa delle Pa attraverso tre fondamentali linee di azione:

• assunzioni straordinarie a tempo determinato di personale qualificato;

• incarichi di collaborazione professionale mirati;

• ampliamento del contingente di dirigenti a contratto.

Il comunicato della Cassa

Con il comunicato dell’11 novembre la Cassa dei commercialisti ricorda che ai sensi dell’articolo 1, comma 3, del Dm 2 settembre 2022 , gli iscritti alla Cassa che vengono assunti a tempo determinato dalle pubbliche amministrazioni, ai sensi dell’articolo 1, comma 7-ter del Dl 80/2021, devono comunicare entro 30 giorni dall’assunzione all’indirizzo Pec servizio.supporto@pec.cnpadc.it :

• l’accettazione dell’incarico ;

• la volontà di mantenere, o meno, l’iscrizione presso la Cassa.

Gli iscritti che alla data del 2 novembre 2022 , sono già stati assunti presso la pubblica amministrazione ai sensi della normativa sopra citata, devono inviare la comunicazione con accettazione di incarico e opzione entro e non oltre il 2 dicembre 2022.

I contributi previdenziali

Va ricordato che rimanere iscritti alla Cassa comporta il versamento dei contributi sull’attività professionale svolta. Per i professionisti che restano al di sotto di un certo reddito professionale è comunque dovuto il contributo minimo soggettivo, pari a 2.700 euro per il 2022 e il contributo integrativo minimo (810 euro).

I contributi previdenziali relativi al contratto con la Pa saranno invece versati direttamente all’Inps dal datore di lavoro

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©