Contabilità

Da eliminare il doppio binario bilancio-fisco

La contrazione dei casi di variazioni fiscali nella determinazione del reddito di impresa è uno degli obiettivi della delega fiscale

di Luca Gaiani

La riforma fiscale mira a ridurre il doppio binario tra valori di bilancio e importi rilevanti per la dichiarazione dei redditi. La contrazione dei casi di variazioni fiscali nella determinazione del reddito di impresa è posta come obiettivo dall'articolo 9, lettera e) , della bozza di disegno di legge delega.

Si ripropone un obiettivo che in più occasioni ha formato oggetto di proposte di modifica del sistema di tassazione delle imprese: la eliminazione o la drastica riduzione dei casi di doppio binario civile-fiscale dei componenti reddituali. Si tratterà, cioè, di cambiare le regole per avvicinare gli importi deducibili o tassabili a quelli risultanti dal conto economico.

Ci si riferisce in particolare agli ammortamenti (consentendo la deduzione di quote calcolate secondo la vita utile e dunque secondo corretti principi contabili), alle commesse pluriennali, agli utili e alle perdite su cambi da valutazione e agli interessi di mora.

Anche l'articolo 6 si pone come fine quello di riallineare i valori fiscali a quelli civili in tutti i casi in cui si generano differenze, evitando comunque ogni possibile arbitraggio.

In pratica, si vuole introdurre un sistema di riallineamento (di norma basato sul pagamento di imposte sostitutive) che operi in modo uniforme per tutti i casi in cui si generano tali disallineamenti (ad esempio, nella realizzazione di operazioni straordinarie), compresi quelli di modifica dei principi contabili adottati.

Questa estensione ed omogenizzazione dei riallineamenti dovrà comunque prevedere regole che impediscano arbitraggi tra realizzi non imponibili, da una parte, e assunzioni di maggiori valori fiscalmente riconosciuti, dall'altra.

Si pensi, a tal fine, ai casi di operazioni straordinarie neutrali: a fronte della assenza di plusvalenze per il dante causa dovrà corrispondere il mancato riconoscimento fiscale dei maggiori valori per l'avente causa.

Restando in ambito di operazioni straordinarie, l'articolo 6 anchee prevede la sistematizzazione e la razionalizzazione del regime dei conferimenti di azienda e di partecipazioni (attuali articoli 176 e 177 del Tuir). Con particolare riferimento a questi ultimi, e in genere agli scambi di partecipazioni, si indicano come linee guida quelle del “realizzo controllato” (valorizzazione fiscale per il conferente legata all'incremento di patrimonio netto contabilizzato dalla conferitaria) il che pare preludere ad un superamento, quanto meno per le partecipazioni in società holding, degli stringenti vincoli attualmente stabiliti dal comma 2-bis dell'articolo 177 per le quote non di controllo.

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