Imposte

Bonus edilizi in condominio, proroga al 7 aprile per l’invio dati degli amministratori

Tre settimane in più per trasmettere alle Entrate le spese sostenute per ristrutturazioni e riqualificazioni sulle parti comuni e acquisto di mobili

Una proroga al fotofinish: tre settimane in più per gli amministratori che devono trasmettere all’agenzia delle Entrate i dati delle spese sostenute dal condominio per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni e per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per l’arredo di parti comuni dell’edificio ristrutturato.

Ad undici ore dalla scadenza fissata per la giornata di ieri, il provvedimento 83833 del direttore dell’agenzia delle Entrate, d’intesa con il ministero dell’Economia, ha esteso al 7 aprile 2022 la finestra temporale utile per l’invio delle comunicazioni.

L'Agenzia ha dunque accolto le esigenze manifestate dagli operatori per assicurare la trasmissione di informazioni il più possibile corrette e complete per la predisposizione della dichiarazione precompilata, anche tenuto conto - precisa una nota delle Entrate - che le specifiche tecniche per la trasmissione dei dati sono variate a seguito delle modifiche introdotte al decreto Rilancio.

In sostanza la proroga, che riguarda soltanto i dati relativi al 2021 e non produce effetti sul calendario della campagna informativa relativa alle dichiarazioni dei redditi 2022, è senz’altro benvenuta perché concede più tempo agli amministratori, ma non risolve il problema del riallineamento date. Con l’emendamento approvato il 15 marzo scorso al Senato, infatti, il termine per i contribuenti per comunicare le loro scelte su cessione del credito e sconto in fattura è stato spostato al 29 aprile, dalla scadenza originaria prevista proprio per il 7 aprile. Pertanto i numerosi accordi di trasferimento del credito di imposta risulteranno ad inizio aprile ancora in itinere e l’amministratore non sarà nelle condizioni di riempire in particolare il campo dove dichiarare se il contribuente cede o meno il credito.

E se le informazioni in possesso dell’agenzia delle Entrate sono incomplete o incongruenti, non saranno inserite direttamente nella dichiarazione precompilata e saranno esposte in un “prospetto separato” per consentire al contribuente di verificarle.

L’errore nella documentazione presentata o l’aver presentato i dati in ritardo fanno scattare la sanzione di 100 euro per ogni comunicazione, nella misura massima di 50mila euro. Tuttavia, nei soli casi di errata comunicazione dei dati, la sanzione non si applica se la trasmissione corretta è effettuata entro i cinque giorni successivi alla scadenza, o, in caso di segnalazione da parte delle Entrate, entro i cinque giorni successivi alla segnalazione stessa.

Prima del 7 aprile quindi si attende un nuovo intervento che riallinei le scadenze, sempre nell’ottica della presentazione di documentazioni fa parte degli amministratori condominiali quanto più complete e corrette. Altrimenti non resta che presentare la comunicazione in ritardo e sperare nella sanzione ridotta di un terzo, cioè 33,33 euro, con un massimo di 20mila euro, se le comunicazioni vengono correttamente trasmesse entro 60 giorni dalla scadenza.

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