Adempimenti

Esonero contributivo, accredito Inps subordinato ai controlli e al saldo del dovuto

Importi inseriti nell'estratto conto ma passibili di revoca e ricalcolo della pensione

di Fabio Venanzi

Per i lavoratori autonomi dell’Inps e quelli iscritti alla gestione separata, che risulteranno beneficiari dell’esonero parziale dei contributi 2021, i relativi periodi contributivi saranno utili sia ai fini del diritto sia ai fini dell’importo della pensione. Tuttavia, come precisato dall’istituto con la circolare 124/2021 (si veda l’articolo), il riconoscimento pieno dell’accredito è subordinato all’integrale pagamento della quota parte di contribuzione obbligatoria non oggetto di esonero.

Considerati i tempi tecnici per la verifica dei requisiti (come ad esempio il non superamento del limite reddituale di 50mila euro nel corso del 2020 che, verosimilmente, Inps conoscerà soltanto nel corso del 2022 considerato che il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi scadrà, in via ordinaria, il 30 novembre prossimo), il periodo oggetto di esonero verrà esposto – nell’estratto conto dei beneficiari – con una specifica nota al fine di evidenziare la “riserva”; in pratica i periodi verranno accreditati, ma sotto condizione di verifica dei requisiti di legge.

Qualora dall’esito dei controlli risulti che l’assicurato non possieda tutti i requisiti, il periodo non sarà riconosciuto per intero e si procederà al recupero. In tali casi, l’estratto conto del lavoratore sarà aggiornato senza la valutazione dei periodi segnalati “con riserva” e le prestazioni eventualmente erogate saranno annullate e riliquidate, oppure revocate sin dall’origine, con contestuale recupero delle somme indebitamente corrisposte. A ciò, deve aggiungersi che il mancato versamento della contribuzione nei termini e l’annullamento del riconoscimento dell’esonero comporterà – oltre al versamento della contribuzione – anche il pagamento delle sanzioni civili.

Al contrario, le sanzioni non saranno applicate nel caso in cui l’assicurato non abbia versato le contribuzioni dovute ma l’importo dell’esonero dovesse risultare inferiore ad esse. In tale situazione il contribuente dovrà pagare entro 30 giorni, dal ricevimento della comunicazione da parte dell’Inps, le differenze contributive.

Rimane salva la facoltà degli interessati di versare effettivamente la contribuzione nei termini e chiedere a compensazione o a rimborso (con domanda da presentare entro il 31 dicembre 2021), l’importo dell’agevolazione effettivamente spettante, sulla base della comunicazione ricevuta dall’Inps.

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