Controlli e liti

La rottamazione spinge le entrate tributarie di agosto (+1,4%)

di Marco Mobili

Nel mese di agosto le entrate sorridono all’Erario. A partire dall’autotassazione, che resta in linea con quella dello scorso anno e sul fronte delle imprese chiude con +670 milioni di euro versati a titolo di Ires dai contribuenti che hanno usufruito della proroga dei termini di pagamento dal 31 luglio al 21 agosto. Non solo. A trainare il gettito delle entrate fino a quasi 4 miliardi in più (1,4%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è stata la rottamazione dei ruoli. La scadenza della prima o unica rata di pagamento in scadenza il 31 luglio scorso è stata contabilizzata nello scorso mese di agosto garantendo alle casse dello Stato oltre 2 miliardi. Come riporta la nota tecnica allegata al bollettino delle entrate tributarie (gennaio-agosto 2017) diramato ieri dal Dipartimento delle finanze, infatti, «le entrate tributarie ed extratributarie legate ai ruoli erariali ammontano a 2.192 milioni di euro di cui la componente tributaria vale 1.938 milioni di euro».

A incidere sul buon andamento delle entrate tributarie, secondo il Mef, ha contribuito l’incremento del Pil del secondo trimestre certificato dall’Istat in crescita dell’’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2016. In questa direzione va letto anche l’aumento dell’Irpef e in particolare delle ritenute in crescita dell’1,6% (+1,7 miliardi) in linea, secondo il Dipartimento, con la «crescita tendenziale dell’occupazione» tra i lavoratori dipendenti. E questo nonostante la stretta dettata dalla legge di Bilancio 2017 che ha portato alla modifica delle detrazioni per redditi di pensione e alla revisione della detassazione dei premi di produttività.

Nei primi otto mesi, dopo la proroga dal 31 luglio al 30 settembre scorso per l’adesione alla seconda edizione della voluntary disclosure, gli incassi erano fermi a 457 milioni (va detto che con la nota di aggiornamento al Def il Governo ha già rettificato le previsioni di incasso della voluntary bis portandole da 1,6 miliardi attesi a 850 milioni).

L’Iva, anche grazie al ciclo economico favorevole certificato dall’Istat, prosegue la sua crescita con oltre 2,4 miliardi di euro in più rispetto al periodo gennaio-agosto 2016. E crescono sia le importazioni facendo registrare un +17% sia gli scambi interni con un +1,7 per cento. E questo, spiega il Dipartimento, nonostante il calo registrato nel singolo mese di agosto (-2,4%) legato soprattutto all’ampliamento del meccanismo dello split payment introdotto dalla manovra di primavera e operativo dal 1° luglio scorso. La scissione dei pagamenti, infatti, riguarda ora tutte le operazioni effettuate nei confronti di tutte le pubbliche amministrazioni, delle società controllate dalla Pa centrale e locale, nonché delle società quotate incluse nell’indice Ftse Mib. Questi soggetti dovranno accantonare le somme dovute all’Erario, a titolo di imposta sul valore aggiunto per acquisto di beni e servizi e versarla all'Erario entro il 16 novembre e il 18 dicembre prossimo. In questo modo la perdita di agosto sarà recuperata alla fine del 2017.

Tra le entrate congiunturali prosegue il calo delle imposte sui giochi che perdono anche ad agosto 101 milioni di euro. Un nuovo campanello d’allarme per un settore che ora dovrà fare i conti anche con l’attuazione dell’intesa tra Stato, regioni e comuni sul taglio dei punti gioco (-98mila) e sulla riduzione del 33% delle slot da completare entro il 30 aprile del prossimo anno.

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