Finanza

Contributo a fondo perduto per beni 4.0 ed economia circolare

Parte un nuovo bando dedicato a Pmi e ad alcune imprese del settore dei servizi

di Roberto Lenzi

Ai nastri di partenza un nuovo bando che concede incentivi su beni 4.0 e per l’economia circolare e sostenibile. Vi possono partecipare le Pmi industriali e alcune imprese del settore dei servizi.

Ai fini dell’ammissibilità, i programmi di investimento devono essere diretti all’ampliamento della capacità produttiva, al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva. Sono ammissibili anche piani legati alla diversificazione della produzione. In questo caso gli investimenti devono essere funzionali a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza.

Il contributo a fondo perduto, come previsto dal decreto del ministero dello Sviluppo economico del 10 febbraio 2022, varia a seconda dell’ubicazione delle imprese. Il Dm prevede incentivi che vanno da un massimo del 65% per le piccole imprese della Sicilia fino a un minimo del 25% per le medie imprese del centro nord. Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda.

Il termine di ultimazione dell’investimento non deve essere successivo a dodici mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni. Per data di ultimazione del programma, il bando intende il giorno dell’ultimo titolo di spesa rendicontato e ritenuto ammissibile alle agevolazioni.

A tal fine sono valide le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali e a servizi di consulenza diretti alla definizione di diagnosi energetica. In particolare, sono ammissibili macchinari, impianti e attrezzature, ivi compresi mezzi mobili non targati, le opere murarie nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili, nonché i programmi informatici e le licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali e all’acquisizione di certificazioni ambientali.

L’ammontare delle spese ammissibili non deve essere inferiore a un milione di euro per i progetti ubicati al Centro- Nord. L’importo scende a 500 mila euro nel Mezzogiorno. L’investimento massimo agevolabile è di 3 milioni di euro di spesa. Il bando è a sportello e sarà un apposito decreto a fissarne i termini.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©