Imposte

Tasso sul credito agevolato ancora in fase discendente

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di Alessandro Spinelli

Riprende a dicembre la discesa nei valori del tasso di riferimento per il credito agevolato ad industria, commercio, artigianato, editoria, industria tessile e zone sinistrate del Vajont (settore industriale), la cui misura in vigore dal primo del mese si porta sul valore di 2,18%, lo 0,05% in meno rispetto al 2,23 % del precedente bimestre ottobre-novembre

A seguito del presente andamento il valore dell’indicatore si riporta sugli stessi livelli dello scorso mese di marzo, annullando tutti gli effetti delle, peraltro scarse, variazioni intervenute in questo arco di tempo.

Stabili anche i valori del tasso di riferimento comunitario da applicare per le operazioni di attualizzazione e rivalutazione per la concessione di incentivi a favore delle imprese. Il livello di questo indicatore resta stabile sul valore dello 0,85%, (-0,15 tasso base maggiorato di 100 punti) con decorrenza dal 1° ottobre 2017, con una flessione dello 0,02% rispetto allo 0,87% in vigore per il bimestre agosto-settembre. Sempre fermo anche il tasso di sconto comunitario dopo l’ultima modifica decisa dalla Banca centrale europea, che ha azzerato il livello del tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema, con validità a partire dall’operazione con regolamento 16 marzo 2016. La diminuzione del valore del parametro rispetto alla precedente misura dello 0,05% è stata dello 0,05 per cento.

Un andamento analogo nella sostanza a quello già riscontrato per il parametro di riferimento si ritrova anche nell’evoluzione dei rendimenti effettivi lordi dei titoli pubblici, che presentano un decremento di intensità minima; il dato per ottobre del Rendistato si fissa all’1,254%, lo 0,027% in meno rispetto all’1,266% di settembre.

Per quanto concerne gli indicatori finanziari nazionali siamo in presenza di un prolungarsi del periodo di stabilità sino a novembre anche nell’evoluzione dei valori dell’Euribor; le misure medie mensili relative all’Euribor tre mesi, che rappresenta il tasso di riferimento per il mercato interbancario, si mantengono infatti stabili sul valore negativo di 0,329% per l’indicatore a base 360 e 0,334% per l’indicatore a base 365, in entrambi i casi nuovamente senza alcuna variazione rispetto ai precedenti dati di settembre. I valori puntuali con valuta 1° dicembre 2017 si fissano al 0,329% per il 360 e 0,334% per il 365.

Di intensità minima è anche la variazione che si segnala per la media mensile dell’Euribor ad un anno, i cui valori, sempre negativi, si attestano rispettivamente allo 0,189% per l’indicatore a base 360 e 0,192% per l’indicatore a base 365, con una diminuzione rispettivamente dello 0,010 % e 0,011 % rispetto ai dati di ottobre.

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