Adempimenti

La domanda per l’Iscro avvia l’aggiornamento professionale

Firmato dai ministri del Lavoro e dell’Economia il decreto attuativo: corsi definiti da Regioni e Province autonome, anche con le associazioni

di Matteo Prioschi

La presentazione della domanda di indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (Iscro) equivale alla dichiarazione di immediata disponibilità a intraprendere il percorso di aggiornamento professionale. Lo prevede il decreto firmato dai ministri del Lavoro e dell’Economia che attua quanto stabilito dall’articolo 1, comma 400, della legge 178/2020.

L’Iscro è stata introdotta dalla legge di Bilancio 2021 per il triennio 2021-23 e consiste in un aiuto economico in favore dei liberi professionisti iscritti alla gestione separata dell’Inps che hanno registrato un consistente calo di reddito nell’anno precedente la domanda rispetto al triennio precedente. L’indennità può essere richiesta una sola volta nel triennio e le domande riferite al 2021 dovevano essere presentate entro lo scorso 31 ottobre.

In base alla normativa, l’erogazione dell’Iscro è «accompagnata» da corsi di aggiornamento professionale. Il decreto interministeriale, che avrebbe dovuto essere adottato oltre un anno fa, individua criteri e modalità della formazione che dovrà servire per mantenere e aggiornare le «conoscenze, abilità e competenze possedute dal beneficiario ai fini dell’adeguamento ai mutamenti della domanda del settore di mercato di riferimento» o (ma il decreto non indica nè e nè o) acquisire un livello di conoscenze, abilità e competenze incrementali rispetto a quelle inizialmente possedute, spendibili nel contesto lavorativo di riferimento e in coerenza con il fabbisogno formativo del lavoratore».

La definizione dei percorsi di politica attiva spetta a Regioni e Province autonome, anche tramite accordi con le associazioni professionali, che poi ne daranno comunicazione all’Anpal e le renderanno consultabili ai lavoratori interessati, contestualmente alle modalità di iscrizione e partecipazione.

Chi presenterà domanda di Iscro (o chi l’ha già presentata) avrà 30 giorni di tempo (una volta entrato a regime il nuovo meccanismo) per contattare i centri per l’impiego al fine di stipulare il patto di servizio personalizzato. Se non lo farà, saranno questi ultimi a contattare i professionisti entro 90 giorni. Il decreto non indica un numero minimo o massimo di ore di formazione. Il monitoraggio della partecipazione ai corsi è affidato all’Anpal.

L’attività di aggiornamento non dovrà determinare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

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