Imposte

Si sblocca il bonus Sud per il 2023: comunicazione spese dall’8 giugno

Nel nuovo modello non entrano gli investimenti degli anni precedenti. Utilizzo esteso anche ai crediti d’imposta per le Zes e le Zls

di Alessandro Sacrestano

Con il provvedimento 188347/2023, emanato dalle Entrate, si sblocca la possibilità di richiedere il bonus per gli investimenti nel Mezzogiorno anche per le spese sostenute nel 2023. Via libera, quindi, alla trasmissione telematica delle istanze per tutti gli imprenditori che in questi primi mesi dell’anno hanno già provveduto a realizzare una serie di investimenti. Il termine iniziale per la trasmissione è fissato dal provvedimento al prossimo 8 giugno 2023.

Si ricorda che il modello di domanda interessa la fruizione dei crediti d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, di cui all’articolo 1, commi da 98 a 108, della legge 208/2015, nelle Zone economiche speciali (Zes), di cui all’articolo 5 del Dl 91/2017, convertito, con modificazioni, dalla legge 123/2017, e nelle Zone logistiche semplificate (Zls), di cui all’articolo 1, commi da 61 a 65-bis, della legge 205/2017.

Andando a scorrere le pagine del nuovo modello, ci si accorge subito di una sostanziale differenza rispetto alle versioni precedenti. Nel nuovo format licenziato dall’amministrazione finanziaria, infatti, è possibile esplicitare i soli investimenti eseguiti nel 2023; non sono più riportabili, quindi, gli investimenti fatti nelle annualità precedenti. Questo comporta una concreta difficoltà per tutte le imprese che hanno la necessità di rimodulare, rettificandolo, il bonus eventualmente già concesso nel corso del 2022, e che le stesse hanno maturato solo nel 2023 per effetto di un differimento nei tempi di realizzazione della spesa.

Per tale finalità, quindi, sarà necessario inviare due differenti modelli telematici: un primo a rettifica del vecchio modello, nel quale evidenziare la diminuzione del bonus concesso, e uno nuovo per richiedere il riconoscimento del bonus per gli investimenti differiti al 2023.

Al riguardo, il provvedimento in commento evidenzia che il vecchio modello di domanda si potrà continuare a usare non oltre il prossimo 31 dicembre esclusivamente per richiedere l’incentivo maturato fino al 2022.

Non sono cambiate, invece, le disposizioni per chi, anche nel 2023, realizzasse un investimento che comporti la maturazione di un credito d’imposta superiore a 150.000 euro. In tale circostanza, infatti, le istruzioni evidenziano che sarà sempre necessario inserire tutte le informazioni utili alla verifica antimafia del soggetto richiedente.

Come evidenziato in premessa, il nuovo modello sarà utilizzabile anche per gli investimenti eseguiti nelle Zes e nelle Zls dove, vale la pena di ricordarlo, gli investimenti agevolati comprendono anche terreni edificabili ed immobili.

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