Controlli e liti

Cassazione, 50 ausiliari per l’arretrato fiscale

di Giovanni Negri

Una task force di 50 giudici ausiliari per affrontare l’emergenza del contenzioso tributario in Cassazione. Lo prevede la bozza di legge di Stabilità che mette in campo una soluzione per affrontare l’emergenza che da tempo compromette il lavoro della Corte, più volte del resto sottolineata dal primo presidente Giovanni Canzio; una Corte afflitta da più di 50mila procedimenti fiscali, quasi il 50% delle intere pendenze civili, arrivate oltre la soglia di 105mila. L’intervento ricalca quasi al millimetro quanto proposto mesi fa, era marzo, dal Csm, ma si tratta in realtà di misure che vennero inserite e poi stralciate nel decreto legge sulla giustizia dell’estate 2016.

Nel dettaglio, i 50 giudici ausiliari andranno a formare i collegi della sezione tributaria, in numero non superiore a 2 per collegio. Potranno essere chiamati a ricoprire l’incarico i magistrati ordinari (previste le medesime incompatibilità, compresa quella all’esercizio della professione di avvocato), compresi i consiglieri di Cassazione, in pensione da non più di 5 anni e che hanno maturato un’anzianità di servizio non inferiore a 25 anni. Al momento della presentazione della domanda il candidato non dovrà poi avere più di 73 anni, mentre il mandato durerà per 3 anni e non sarà prorogabile.

Quanto alla retribuzione è previsto una sorta di cottimo con tetto massimo. Ovvero, sarà corrisposta un’indennità da versare di 3 mesi in 3 mesi, con 200 euro per ogni provvedimento che definisce il processo. In ogni caso l’indennità non potrà superare i 20.000 euro all’anno ed è cumulabile con i trattamenti di pensione cumulati. Non sono dovuti i contributi previdenzali.

Prevista anche la parziale applicazione dei magistrati del massimario della Cassazione alla Sezioni tributaria.

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