Adempimenti

Fattura elettronica verso la Pa coerente con gli standard europei

Le specifiche tecniche recepiscono le modifiche sull’interoperabilità. Esperienza battistrada per i documenti digitali nelle operazioni tra privati

Regole tecniche per le fatture elettroniche europee verso le pubbliche amministrazioni aggiornate, intervenendo sulla mappatura e sui meccanismi di traduzione tra il formato Ubl e quello Fattura Pa. L’agenzia delle Entrate ha pubblicato la nuova versione (datata 15 maggio 2023) dell’allegato al provvedimento direttoriale del 18 aprile 2019, con cui sono state definite le modalità del processo di gestione da parte del Sistema di interscambio (Sdi) delle fatture elettroniche conformi agli standard europei. In particolare, sono descritte le regole del processo di ricezione, controllo ed inoltro delle fatture in formato Ubl (Universal business language) o Cii (Cross industry invoice) e le modalità con le quali tali fatture vengono “tradotte” nel formato XmlPa. Così vengono gestiti i due formati previsti dalla direttiva Ue 2014/55, e recepiti con il Dlgs 148 del 2018, con cui è stato introdotto l’obbligo per le amministrazioni centrali di ricevere ed elaborare le fatture elettroniche, conformi allo standard europeo En 16931–1 sulla fatturazione elettronica negli appalti pubblici ed espresse in uno dei formati elencati nella specifica Cen/Ts 16931–2. L’aggiornamento recepisce il rilascio della spring release della norma europea di riferimento En 16931. Il Sistema di interscambio italiano riceve infatti tutte le fatture dirette alla pubblica amministrazione nazionale da fornitori europei, traducendo quelle prodotte in Ubl e Cii nella sintassi XmlPa e inoltrandole alle amministrazioni destinatarie, assieme alla fattura originale. Eventuali fatture elettroniche che non rispettano le regole del Cius vengono invece scartate e quindi considerate come non emesse.

Un meccanismo di traduzione che sembra già garantire una morbida transizione verso le nuove disposizioni in tema di fatturazione elettronica intra-Ue e di Drr (Digital reporting previste dal pacchetto) Vida (Vat in the digital age), a regime dal 2024 al 2028, e in corso di approvazione definitiva a livello europeo. Entrambe le tipologie documentali, e cioè la e-fattura obbligatoria in formato elettronico per scambi intra-Ue, e il report contenente i relativi dati dovranno essere gestiti e generati in formato Ubl o Cii, e cioè utilizzando i medesimi formati che possono essere generati per una fattura elettronica europea verso una Pa, probabilmente utilizzando il sistema di traduzione già realizzato dallo Sdi nazionale.

Potranno comunque essere gli intermediari tecnologici a gestire i formati ed emettere la relativa documentazione per conto del cliente, traendo direttamente dai gestionali le informazioni fiscali di riferimento e componendo nel formato.

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