Finanza

Caro energia, al 30 giugno aiuti con garanzia Sace e Mcc

Sostegni fino a 36 mesi per fronteggiare l’aumento dei costi. Copertura in via diretta fino all’80 per cento del finanziamento

di Paolo Rinaldi

Con la conversione del decreto legge 17/2022, approvata definitivamente dal Senato, diviene definitiva la norma di sostegno alle esigenze di liquidità conseguenti al “caro bollette” nei confronti delle imprese energivore nonché della catena di fornitura a monte.

I finanziamenti richiesti dalle imprese per far fronte all’attuale emergenza energetica possono essere assistiti dalle garanzie dello Stato attraverso gli strumenti Garanzia Italia e Fondo di garanzia per le Pmi alle medesime condizioni agevolative previste dai regimi operanti sotto temporary framework (quadro temporaneo di riferimento per le misure di aiuto di Stato adottato dalla Commissione europea).

L’articolo 8 del Dl 17/2022 la garanzia straordinaria di Sace – inizialmente prevista dagli articoli 1 e 1-bis del decreto legge Liquidità n. 23/2020 – a favore delle imprese per comprovate esigenze di liquidità conseguenti agli aumenti dei prezzi dell’energia.

Parallelamente, si interviene anche sull’operatività del Fondo centrale di garanzia Pmi (Mcc) – anch’essa ai sensi del decreto Liquidità, dove è prevista all’articolo 13 – disponendo che la relativa commissione, a fronte delle garanzie concesse dalle banche alle imprese (reintrodotta a partire dal 1° aprile 2022), non è dovuta per le garanzie rilasciate dal Fondo a sostegno delle esigenze di liquidità conseguenti agli aumenti dei prezzi dell’energia.

Entrambe le misure sono operative solamente fino al 30 giugno 2022, dunque è davvero poco il tempo che residua alle imprese per mettere in sicurezza la propria liquidità tramite finanziamenti bancari garantiti.

Si ricorda che l’intervento del Fondo di garanzia – che sarà gratuito per questo genere di esigenza finanziaria – trova un limite nell’importo massimo di 5 milioni di euro, ed è possibile per tutte le imprese con un numero di dipendenti per l’anno 2019 non superiore a 499 unità.

Per le mid cap e le grandi imprese, invece, trova applicazione l’operatività di Sace, ai sensi degli articoli 1 e 1-bis del Dl 23/2020.

In entrambi i casi, la garanzia opera per finanziamenti fino a 96 mesi, con preammortamento fino a 24 (anche 30, in taluni casi) per le garanzie del Fondo, e fino a 36 mesi per le garanzie Sace L’operatività del Fondo prevede copertura in via diretta fino all’80% dell’importo erogato, ed in via indiretta (come controgaranzia del garante) fino al 100% dell’importo, con un limite del 90% alla garanzia dei confidi; al di fuori di questi casi, la copertura è dell’80% per la garanzia diretta e del 90% per la coassicurazione. La garanzia Sace invece prevede percentuali decrescenti del 90, 80 e 70 per cento, con il crescere della dimensione dell’impresa che richiede il finanziamento.

I tetti massimi di cumulo delle garanzie per singola impresa sono quelli fissati dal temporary framework, ovvero 25% del fatturato 2019 ovvero doppio del costo del lavoro del 2019, oppure, in caso di superamento di entrambi i limiti, al fabbisogno per costi di capitale d’esercizio e costi d’investimento (lettera c).

Sono da intendersi richiamate tutte le norme di funzionamento delle garanzie di Sace e Mcc con riferimento alle condizioni soggettive dell’impresa, alla classificazione dei relativi crediti presso il sistema bancario, alla gestione delle proroghe e delle moratorie e al relativo rifinanziamento.

È infatti possibile – anche per i finanziamenti “caro energia” – procedere a rifinanziare posizioni già esistenti attraverso garanzia Sace, mediante un intervento di nuova finanza che preveda una maggiore erogazione del 25% superiore rispetto al finanziamento che viene estinto attraverso l’operazione di credito in oggetto.

Con riferimento alle garanzie Sace, inoltre, è operante la possibilità di chiedere – su una base di applicazione “caso per caso” – una durata di finanziamento maggiore, per un importo massimo di 8 anni, così come risulta dal manuale operativo Sace del 7 gennaio 2022.

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