Adempimenti

Aiuti Covid, i commercialisti chiedono al Governo di prorogare l’autodichiarazione

Secondo il nuovo presidente del Consiglio nazionale, Elbano de Nuccio, è necessario un rinvio almeno fino al 31 ottobre

La scadenza del 30 giugno per l’autodichiarazione sugli aiuti Covid va spostata al 31 ottobre. È la richiesta avanzata dal nuovo presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, in una lettera inviata al ministro dell’Economia, Daniele Franco, a quello dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti e al direttore dell’agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini.

Secondo de Nuccio «il termine del 30 giugno è del tutto insufficiente per l’espletamento degli incarichi con la dovuta diligenza professionale, in un periodo peraltro già denso di scadenze, tra le quali i versamenti relativi alle dichiarazioni dei redditi e dell’Irap nonché agli acconti Imu». Servirebbe, quindi «un intervento volto a differire il termine quanto meno al 31 ottobre. Questo – continua de Nuccio – avrebbe il pregio di contribuire ad una più efficace e puntuale compliance da parte dei contribuenti nonché ad una maggiore razionalizzazione del calendario delle scadenze fiscali».

Si tratta di un adempimento che richiede verifiche complesse e particolare cautela nella compilazione, viste le responsabilità, anche penali, che il rilascio di dichiarazioni mendaci potrebbe comportare.

«Considerata la complessità della materia – continua de Nuccio –, è inverosimile ipotizzare che la compilazione della autodichiarazione possa essere effettuata autonomamente dai contribuenti. Ed è evidente – prosegue – che la ristrettezza delle tempistiche non dipende dagli operatori economici. I soli 64 giorni concessi ai contribuenti e ai professionisti per la presentazione dell’autodichiarazione sono infatti da imputare esclusivamente al lunghissimo periodo resosi necessario per l’approvazione della disciplina attuativa e della relativa modulistica».

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