Imposte

Credito di imposta per gli investimenti pubblicitari: ecco gli ammessi

Pubblicata la lista sul sito del dipartimento per l’Editoria ma la fruizione è vincolata al rispetto dei vincoli europei

Disco verde agli ammessi alla fruizione del credito di imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali (articolo 57-bis, Dl n. 50/2017) effettuati nel 2021. L’elenco è stato approvato con un provvedimento del capo dipartimento per l’Informazione e l’Editoria dello scorso 7 aprile. La lista è consultabile in rete sul sito del Dipartimento con un’avvertenza: occhio a non aver superato nel triennio i limiti stabiliti dalla Ue per gli aiuti.

La fruizione del credito è condizionata alla verifica preventiva da parte delle imprese di non aver superato nel triennio i massimali stabiliti dalla normativa europea sugli aiuti de minimis, secondo quanto indicato all'art. 2, comma 2, del provvedimento che approva il presente elenco.

«Si segnala - si legge sul sito internet del dipartimento per l’Editoria - l’importanza di tale verifica in quanto, qualora, in sede di registrazione dell’aiuto nel Rna, l’agenzia delle Entrate dovesse riscontrare l’impossibilità della registrazione per effetto del superamento dell’importo complessivo concedibile in relazione alla tipologia di aiuto de minimis pertinente, ciò determinerebbe la revoca del beneficio concesso e l’illegittimità dell’eventuale fruizione, con conseguente recupero dell’agevolazione indebitamente percepita (articolo 10, commi 1 e 4, del Dm 31 maggio 2017, n. 115)»

L’ammontare complessivo dei crediti richiesti, viene specificato, non può sforare le risorse stanziate, pari a 90 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, di cui 65 milioni per gli investimenti pubblicitari effettuati su giornali quotidiani e periodici, anche online, e 25 milioni di euro per le “campagne” sulle emittenti televisive e radiofoniche, locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato.

Come utilizzare il credito? Il bonus è utilizzabile unicamente in compensazione, tramite F24, attraverso i servizi telematici dell’Agenzia, a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco degli ammessi. Il bonus è collegato al codice tributo 6900, appositamente istituito dalle Entrate con la risoluzione n. 41/2019.

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