Imposte

Lo split payment riguarda gli Ordini e le loro partecipate

di Federica Micardi

Lo split payment si applica anche agli Ordini professionali. Questa precisazione è contenuta nell’informativa di ieri del Consiglio nazionale dei commercialisti, firmata dal direttore generale Francesca Maione e inviata ai presidenti dei consigli degli Ordini territoriali.

Il testo della manovra approvato in via definitiva ieri ha esteso l’applicazione del meccanismo di versamento dell’Iva dovuta per le operazioni effettuate nei confronti di soggetti pubblici direttamente all’erario, a tutte le amministrazioni pubbliche di cui alla legge 196/2009 , articolo 1, comma 2 che dal 2012 include anche tutti gli enti pubblici non economici (di cui al Dlgs 165/2001 ).

Gli Ordini quindi - come anche le Casse di previdenza dei professionisti - sono inclusi per cui devono sapere che tutte le operazioni per le quali viene emessa fattura dal 1° luglio sono soggette alla scissione dei pagamenti.

«Ne avremmo fatto volentieri a meno - commenta Roberto Cunsolo, tesoriere del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili e aggiunge - ma la legge sul punto è chiara, come è anche emerso dal confronto che abbiamo avuto due giorni fa durante l’assemblea del Comitato unitario delle professioni». Quest’interpretazione è stata confermata per via ufficiosa anche da colloqui tra Consiglio nazionale dei commercialisti e agenzia delle Entrate.

C’è però il problema dei tempi perché mancano pochi giorni al 1° luglio ed è necessario organizzarsi.

Il Consiglio nazionale ha chiesto «nelle competenti sedi istituzionali» una proroga, almeno fino a dicembre per consentire agli Ordini locali di organizzarsi; non è escluso che questa venga concessa con il differimento del versamento dell’Iva a dicembre.

Le modalità di attuazione delle nuove norme saranno chiarite con un decreto del ministero dell’Economia e delle finanze, che si legge nell’informativa dei commercialisti «avrebbe dovuto essere emanato entro lo scorso 23 maggio» ma che è ancora in fase di elaborazione.

Resta da capire - e forse il decreto in questo potrebbe essere d’aiuto - se l’obbligo si estende anche alle società partecipate da Consiglio nazionale.

Ad includere nello split payment anche agli Ordini territoriali è l’articolo 1 del Dl 50/2017, intitolato «Disposizioni per il contrasto all’evasione fiscale» convertito in legge ieri con il voto di fiducia.

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