Professione

Nella corsa alla gestione delle e-fatture entrano anche le banche

di Mauro Meazza

Le banche entrano nella partita della fatturazione elettronica: in questi giorni sono partite le offerte ai clienti, professionisti e no, per ampliare l’home banking alla gestione di tutto il processo dell’e-fattura. Un’estensione consentita dal punto 3, lettera d), del provvedimento del direttore dell’Agenzia del 5 novembre, dove si legge che il servizio di fatturazione elettronica e di conservazione è «delegabile anche a favore di soggetti diversi dagli intermediari».

L’iniziativa - da valutare istituto per istituto quanto a convenienza - ha già messo in allarme i professionisti, almeno a giudicare dai primi commenti sui social network. Commercialisti ed esperti contabili temono infatti che l’operazione fattura elettronica si trasformi in una ghiotta occasione commerciale per alcuni e solo in un aggravio - mal compensato - di adempimenti per la categoria. E certo una rivoluzione che coinvolgerà circa 3 milioni di partite Iva e si tradurrà, secondo le stime del Sole 24 Ore, in 1 miliardo e 800 milioni di documenti da trasmettere, può sicuramente allettare molti operatori, compresi certi ingombranti concorrenti, come Facebook o Amazon. Potenza del fintech.

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