Adempimenti

Regime premiale su due livelli per i nuovi indici sintetici di affidabilità

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di Marco Mobili e Giovanni Parente

Doppio livello di premialità per i nuovi indici sintetici di affidabilità (Isa) destinati dal 2018 a sostituire gli studi di settore per imprese e professionisti . Livelli che saranno parametrati al “voto in pagella” (da 1 a 10) che prenderanno i contribuenti con i nuovi indicatori. L’idea di fondo potrebbe essere quella di prevedere un primo livello di “premi” per chi arriva alla sufficienza piena come potrebbe essere l’«8». In questo caso si potrebbero riconoscere tutti o quasi gli attuali vantaggi fiscali riconosciuti a chi rispetta oggi gli studi di settore. E magari prevedere un premio aggiuntivo per chi va oltre. Attualmente il regime premiale prevede un anno in meno per l’accertamento, l’ esclusione dagli accertamenti induttivi (oggi riconosciuto come la vera agevolazione per le imprese), la soglia più elevata (30%) per finire sotto il redditometro , un percorso accelerato sui rimborsi Iva . La definizione dei due livelli di premialità ed eventuali premi aggiuntivi arriverà con un disegno di legge della maggioranza, definito d’intesa con il governo. Il Ddl, come ha spiegato il capogruppo Pd in commissione Finanze, Michele Pelillo, «consentirà di completare il percorso di abolizione degli studi di settore avviato in autunno con il decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio, e introdurre in questo ultimo scorcio di legislatura, una norma legislativa puntuale che consenta di applicare al più presto i nuovi Isa». La proposta «arriverà nella settimana del 20 marzo» spiega Maurizio Bernardo (Ap), presidente della commissione Finanze di Montecitorio e cofirmatario insieme a Pelillo del testo. Testo che «va nella direzione - aggiunge Bernardo - indicata dall’amministratore delegato di Sose, Vieri Ceriani, della compliance e della semplificazione, in una nuova ottica non più punitiva per il contribuente». E sempre a tal proposito il viceministro all’Economia, Luigi Casero, mette in evidenza che la proposta di legge «dovrà contenere elementi per rendere concreta l’abolizione degli studi di settore e l’istituzione degli indici che dovranno portare all’utilizzo degli stessi non più come strumento di accertamento ma come strumento premiale per coloro che saranno affidabili».

Non è solo una questione di “premi”. Così come prevede espressamente la delega fiscale e il decreto attuativo sulle agenzie fiscali «vogliamo dare al contribuente anche dei servizi e dei report», ha ricordato proprio l’amministratore delegato di Sose spa, Vieri Ceriani, chiamato a presentare alle commissioni Finanze di Camera e Senato in audizione congiunta a Montecitorio la “sperimentazione” in atto sul superamento degli studi di settore con gli indici di affidabilità (si veda Il Quotidiano del Fisco di mercoledì ).

Il passaggio ai nuovi Isa, dunque, si inserisce «nell’ottica della revisione delle agenzie fiscali. Dando molta più enfasi ai servizi» per il contribuente «rispetto all’elemento punitivo», ha precisato Ceriani. In questo senso nel nuovo cassetto fiscale i contribuenti potranno beneficiare gratuitamente di una vera e propria consulenza aziendale potendo confrontare i propri standard aziendali con quelli delle imprese dello stesso settore di attività indicate dal nuovo strumento come veri e propri benchmark.

Con il superamento degli studi di settore, inoltre, cambia anche «il rapporto fisco-contribuente», con «una collaborazione costante e preventiva. Si cerca, in sostanza, di anticipare il più possibile il momento preventivo del controllo» rispetto a quello successivo dell’accertamento. Un «cambiamento abbastanza radicale» per professionisti e imprese. «Si passa a un approccio completamente diverso», ha aggiunto Ceriani, con un indice di affidabilità su una scala da uno a dieci. Sarà «una sorta di pagella» con indicatori elementari, «poi aggregati in un indicatore di sintesi». La percentuale dei premiati è sostanzialmente identica a quella dei vecchi studi, depurati però dei correttivi e degli adeguamenti.

Le tappe sono scandite. Entro dicembre si procederà alla validazione dei primi 70 Isa da utilizzare per l’anno d’imposta 2018. Poi sarà la volta degli altri 80 che completeranno il panorama complessivo delle categorie “fotografate” con una significativa riduzione rispetto al numero degli studi attuali.

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