Professione

Tutti i bandi per i finanziamenti a misura d’impresa e di professionista

di Flavia Landolfi e Francesco Petrucci

Dall’Europa alle Regioni passando per grandi temi di interesse nazionale. Sul Quotidiano del Fisco una rubrica mensile che raccoglie i bandi e le «call» europee di maggiore interesse per imprese e professionisti. Un’opportunità per finanziare idee e progetti, sostenere la formazione professionale, avviare startup, entrare nell’orbita di partnership su scala europea. Insomma, crescere. Ecco quindi la rassegna mensile delle opportunità più interessanti, a misura di impresa e di professionista.

EUROPA

Life, via alle call 2018
Il 18 aprile 2018 sono partiti gli inviti a presentare proposte per il 2018 nell’ambito del programma europeo Life.
Il Programma Life Ue per il triennio 2018-2020 è stato lanciato dalla Commissione europea con la decisione di esecuzione 12 febbraio 2018, n. 2018/210/Ue.
Per il 2018 il budget indicativo è 397.000.000 di euro.
Il Programma Life finanzia diverse tipologie di progetti a partire da due Sottoprogrammi: Ambiente e Azione per il clima (il primo ha il 75% del budget, il secondo il 25%).
Per il Sottoprogramma Ambiente, l’invito riguarda le sovvenzioni di azioni dei progetti “Tradizionali” (buone pratiche, pilota, dimostrativi, informazione, sensibilizzazione e divulgazione), Preparatori, Integrati e di Assistenza dei progetti integrati.
Per il Sottoprogramma Azione per il clima, l’invito riguarda le sovvenzioni di azione dei progetti “Tradizionali” (buone pratiche, pilota, dimostrativi, informazione, sensibilizzazione e divulgazione), Integrati e di Assistenza tecnica dei progetti integrati.
Le proposte possono essere presentate da persone giuridiche aventi sede legale nell’Unione europea (enti pubblici; aziende private; organizzazioni non a scopo di lucro, comprese le Ong).
Il nuovo programma Life presenta importanti novità procedurali, la più importante delle quali è che nell’ambito del Sottoprogramma Ambiente i partecipanti presentano in una prima fase una breve prima concept note, completa ma non dettagliata e se il progetto è valutato positivamente dalla Commissione accedono alla seconda fase che prevede la stesura del progetto dettagliato. In questo modo non si onerano di costi le imprese e si selezionano meglio i progetti, premiando quelli qualitativamente migliori e più rispondenti agli obiettivi del bando Life dell’Unione europea.
Per partecipare occorre seguire dettagliatamente le «Guidelines for Applicants 2018» (linee guida per i partecipanti).
Tutte le informazioni si possono trovare sul sito della Commissione europea dedicato al Programma.

Horizon/1 - Dallo Sme Instrument 480 milioni per la ricerca e l’innovazione
Con un budget che sfiora i 480 milioni di euro nel solo 2018, Sme Instrument, la costola di Horizon dedicata agli incentivi per le piccole e medie imprese, ha lanciato una call (Eic-Smeinst-2018-2020), in due fasi, per sviluppare nuove idee di business e testare la fattibilità tecnica e il potenziale commerciale di un’innovazione traducendola in un business plan (ovvero gli studi di fattibilità previsti nella fase 1 della call che distribuiranno 50mila euro a singolo progetto della durata di 6 mesi ). Inoltre la call eroga contributi per trasformare la propria idea di business in un prodotto pronto per il mercato: le attività possono includere, per esempio, la messa a punto di prototipi, test, collaudi e proiezioni di mercato (fase 2 della call). Si può presentare domanda anche per una sola delle due fasi. Le call prevedono diversi cut-off (finestre per la presentazione delle candidature): si va da febbraio 2018 a novembre 2020 per la fase 1 e da gennaio 2018 a ottobre 2020 per la fase due.
Qui le altre informazioni.

Horizon/2 - Fast Track to Innovation, 100 milioni per le partnership
Vale 100 milioni la call di Fast Track to Innovation lanciata nell’ambito di Horizon 2020. La call è indirizzata alla ricerca di uno o più partner per accelerare il lancio sul mercato di un prodotto innovativo industriale in un massimo di tre anni. Si tratta di uno strumento che permette di ottenere fondi in uno schema aperto e accessibile per far crescere le idee elaborate dai consorzi di innovatori di tutti i tipi e dimensioni in tutta Europa. Nella partnership è obbligatorio inserire un socio industriale. Possono partecipare anche le università e i centri di ricerca. Tetto massimo per singolo progetto: 3 milioni di euro. Le domande possono essere inviate nelle diverse finestre aperte nel biennio (cut-off): si va da febbraio 2018 a ottobre 2020.
Qui le altre informazioni.

Horizon/3 - Via a 115 milioni per la digitalizzazione dell’industria Ue
Con una call da 115 milioni di euro lanciata il 31 ottobre scorso (H2020-DT-2018-2020), il programma Horizon 2020 punta alla digitalizzazione del sistema industriale europeo. L’invito a presentare proposte che si articola in quattro azioni tutte in scadenza il 17 aprile 2018, finanzia i progetti per la creazione di hubs di innovazione digitale, piattaforme digitali e prototipi sperimentali su larga scala: due leve sulle quali la Ue sta puntando per facilitare l’accesso all’innovazione digitale delle imprese europee così da migliorarne la competitività, i processi di produzione e i servizi. Tra i requisiti necessari per partecipare alla call, anche la destinazione di almeno il 50% del budget dell’investimento iniziale a favore delle piccole e medie imprese. Le quattro azioni della call sono «single-stage» e quindi a scadenza unica.
Qui maggiori dettagli sulla call.

Cosme/1 - Partenariati strategici nella specializzazione intelligente
È già aperta e funzionante a tutti gli effetti la call (COS-2017-3-02 ) per lo sviluppo di partenariati strategici europei di cluster per investimenti nel settore della specializzazione intelligente. Si tratta di un invito del valore di 2,8 milioni di euro per la composizione di partenariati tra organizzazioni di cluster, altre organizzazioni di reti di imprese, centri tecnologici e parchi scientifici: il tutto per promuovere collaborazioni interregionali e attività di innovazione tra gruppi di piccole e medie imprese in aree tematiche specifiche e industrie correlate.«L’obiettivo di questo invito a presentare proposte - spiega Cosme nella presentazione della call - non è quello di sostenere l’internazionalizzazione delle Pmi con partner strategici in paesi terzi al di fuori dell’Europa, ma di sostenere la cooperazione interregionale a favore delle Pmi, i loro progetti di investimento su scala e comuni in Europa». La sovvenzione massima per progetto sarà di 350.000 euro, Easme - l’agenzia europea che gestisce la call - prevede di finanziare otto proposte. La sovvenzione è limitata a un tasso massimo di rimborso del 75% dei costi ammissibili.
Qui tutte le informazioni.

ITALIA

Mise/1 - Aiuti alle Pmi nell’area di Taranto
Il ministero dello Sviluppo economico con circolare 27 luglio 2018, n. 262576 ha attivato il regime di aiuti diretti a promuovere iniziative imprenditoriali da parte delle piccole e medie imprese nel territorio dell’area di crisi industriale della Provincia di Taranto al fine di rafforzare il tessuto produttivo locale e attrarre nuovi investimenti.
La misura, prevista dalla legge n. 181 del 1989 ha un budget di 30 milioni di euro valere sulle risorse del Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 Fesr, Asse III. Beneficiarie sono le piccole e medie imprese situate nel territorio dei Comuni dell’area di crisi industriale complessa di Taranto Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dalle norme europee (regolamento 651/2014/Ue).
Il finanziamento agevolato concedibile è pari al 50% degli investimenti ammissibili.
Le domande di agevolazione debbono essere presentate a Invitalia Spa (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa) secondo le modalità e i modelli indicati nell’apposita sezione del sito di Invitalia (www.invitalia.it) dedicata alla legge n. 181/1989.
Le domande devono essere presentate a partire dalle ore 12 del 28 settembre e fino alle ore 12 del 27 novembre 2018.
Maggiori informazioni si possono trovare sul sito del Mise alla pagina dedicata e sul sito di Invitalia.

Mise/2 - Credito d’imposta alle Pmi che si quotano in borsa
Il ministero dello Sviluppo economico dà una mano alle Pmi che vogliono quotarsi in borsa. È stato finalmente pubblicato in Gazzetta ufficiale il 18 giugno 2018, il Dm 23 aprile 2018 che ha disposto il riconoscimento di un credito d’imposta alle Pmi per costi di consulenza finalizzati all’ammissione alla loro quotazione in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo. L’agevolazione era prevista dalla legge di bilancio 2018, legge 27 dicembre 2017, n. 205 (articolo 1 commi da 89 a 92) ma attendeva il decreto attuativo che ora è arrivato. L’incentivo consiste in un credito d’imposta pari al 50% delle spese di consulenza sostenute, fino a un massimo di 500.000 euro.
Ai fini del riconoscimento del credito d’imposta le imprese inoltrano per via telematica, all’indirizzo di posta elettronica certificata dgpicpmi.div05@pec.mise.gov.it) nel periodo compreso tra il 1° ottobre dell’anno in cui è stata ottenuta la quotazione e il 31 marzo dell’anno successivo, un’apposita istanza formulata secondo lo schema allegato al Dm 23 aprile 2018.
I costi delle consulenze ammissibili sono solo quelli costi complessivamente sostenuti dal 1° gennaio 2018 fino alla data in cui si ottiene la quotazione e, comunque, entro il 31 dicembre 2020.
Tutte le informazioni in merito si trovano sul sito del Mise.

Via agli incentivi per il biometano
Con la pubblicazione delle procedure operative da parte del Gestore dei servizi energetici (Gse), a decorrere dal 2 luglio scorso le imprese interessate possono presentare domanda per gli incentivi per la produzione di biometano per i trasporti come previsto dal Dm 2 marzo 2018. Il biometano è il combustibile ottenuto dalla purificazione del biogas che, a seguito di opportuni trattamenti chimico-fisici (purificazione o upgrading), anche svolti in luogo diverso da quello di produzione, è idoneo alla successiva fase di compressione per l’immissione nella rete del gas naturale. Il biometano avanzato è quello ottenuto da determinate materie indicate dalle norme (Dm 10 ottobre 2014), essenzialmente, rifiuti, scarti, sottoprodotti. Possono godere degli incentivi gli impianti di produzione di biometano entrati in esercizio dal 20 marzo 2018 al 31 dicembre 2022, nonché gli impianti esistenti riconvertiti parzialmente o totalmente entro la stessa data, anche con incrementi di potenza.
L’agevolazione riguarda i produttori di biometano immesso in consumo nei trasporti, tramite impianti di distribuzione stradali, autostradali o privati e consiste nel rilascio di certificati di immissione in consumo (Cic) il cui valore è calcolato secondo le procedure approvate dal Gse.
I produttori di biometano avanzato (come quello da rifiuti, scarti, sottoprodotti) godono del riconoscimento di un valore pari a 375 € per ogni Cic (per un periodo di 10 anni). Dopo tale periodo il produttori di biometano avanzato godranno del solo rilascio dei Cic. Inoltre essi possono scegliere il ritiro, da parte del Gse, anche per un quantitativo parziale, del biometano avanzato ad un prezzo pari al 95% del prezzo medio mensile registrato sul mercato a pronti del gas naturale o, in alternativa, la vendita sul mercato effettuata autonomamente.
Per potere godere degli incentivi è indispensabile ottenere la qualifica per il proprio impianto. La domanda di qualifica va fatta usando il portale dedicato e l’applicazione informatica denominata Biometano sul sito internet del Gse (). Per chi usa per la prima volta il portale del Gse occorre prima registrarsi nell’Area Clienti del sito per ricevere le credenziali necessarie all’utilizzo degli applicativi informatici.
Nelle procedure applicative sono contenute tutte le informazioni necessarie per la richiesta di qualifica, le tipologie di biocarburanti e biometano, le scadenze, i requisiti e i criteri per il riconoscimento degli incentivi. Per scaricare le procedure e avere tutte le altre informazioni in merito si può consultare il sito del Gse.

REGIONI

Veneto/1 - Sostegno all’innovazione delle Pmi della montagna
La Regione Veneto stanzia contributi per investimenti innovativi nel settore ricettivo turistico delle Pmi di montagna. Il bando approvato con Dgr 6 luglio 2018, n. 990 (Bur 13 luglio 2018, n. 68) stanzia 6.000.000 di euro a valere sul Por Fesr 2014-2020.
In particolare il bando è finalizzato a promuovere e sostenere investimenti nel sistema ricettivo turistico che favoriscano l’innovazione e la differenziazione dell’offerta e dei prodotti turistici dell’impresa stessa o della destinazione turistica in cui opera la struttura ricettiva, in modo da consentire nel complesso la rigenerazione e il riposizionamento dell’impresa.
Beneficiarie sono le piccole e medie imprese situate nei Comuni di montagna.
In generale sono ammissibili tutti gli investimenti finalizzati a innovare e differenziare l’attuale tipologia di offerta, favorendo lo sviluppo di nuovi prodotti turistici e/o la differenziazione dei prodotti attuali, l’allungamento della tradizionale “stagione turistica”, valorizzando specifiche risorse locali, riposizionando le imprese e le destinazioni per intercettare nuove tipologie e flussi di turisti e rispondere così alle aspettative del mercato e alle nuove famiglie motivazionali della domanda turistica. A titolo di esempio, interventi di ampliamento, ristrutturazione coerenti con il fine del bando, innovazione tecnologica e digitale, interventi di riduzione dell’impatto ambientale, creazione di aree benessere, miglioramento della qualità del servizio ristorazione. L’impresa dovrà scegliere il regime di aiuto tra:
1. sostegno “de minimis”
2. aiuto compatibile col mercato interno Ue ai sensi del regolamento 651/2014/Ue (aiuti alle Pmi ).
Nel primo caso il contributo in conto capitale sarà del 40% della spesa ammissibile per la realizzazione del progetto (interventi non inferiori a 100.000 euro e non superiori a 500.000 euro) nel limite di contributo massimo di 200.000 euro come previsto dal “de minimis”. Nel secondo caso il contributo in conto capitale sarà del 20% della spesa ammissibile (micro e piccole imprese) o del 10% della spesa ammissibile (medie imprese) e gli interventi devono comportare spese non inferiori a 200.000 euro e non superiori a 2.000.000 di euro.
La domanda di partecipazione al bando deve essere compilata e presentata esclusivamente per via telematica, attraverso il Sistema informativo unificato della programmazione unitaria (Siu) della Regione Veneto. Dalla stessa pagina ci si può accreditare per l’accesso al sistema.
Le domande possono essere presentate fino al 30 novembre 2018, alle ore 17.
Qui le altre informazioni.

Veneto/2 - Premi per l’efficientamento energetico delle Pmi
Dalla Regione Veneto arriva il sostegno all’efficientamento energetico delle piccole e medie imprese. Il bando, approvato con Dgr 12 ottobre 2017, n. 1630 stanzia 6 milioni di euro.
L’incentivo è nella forma del contributo a fondo perduto e beneficiarie sono le micro, piccole e medie imprese del Veneto. È ammessa una sola domanda di contributo.
Sono ammessi progetti coerenti col Piano energetico regionale e finalizzati al contenimento della spesa energetica, alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti e alla valorizzazione delle fonti rinnovabili secondo le opportunità di risparmio energetico individuate e quantificate dalla diagnosi energetica effettuata dall’impresa.
Il contributo a fondo perduto è pari al 30% della spesa ammissibile
Le domande vanno presentate per via telematica usando il Sistema informativo unificato della Programmazione unitaria (Siu) della Regione.
Qui tutte le informazioni sul bando.

Lombardia/1 - «Storevolution» in campo per le imprese commerciali
La Lombardia lancia “Storevolution” per le micro, piccole e medie imprese commerciali.
Approvato con decreto dirigenziale 4 giugno 2018, n. 8193, il bando «Storevolution» prevede contributi per investimenti tecnologici finalizzati all’innovazione delle micro, piccole e medie imprese commerciali.
Con decreto 29 giugno 2018, n. 9379 e successivamente con decreto 31 luglio 2018, n. 11192 il bando è stato aggiornato.
Il budget a disposizione è pari a 9.500.000 euro valere sul capitolo 14.02.203.10157 del bilancio regionale 2020.
Beneficiari sono le micro, piccole e medie imprese commerciali al dettaglio in sede fissa, in forma singola o aggregata, aventi almeno un punto vendita in Lombardia.
L’aiuto consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili nel limite massimo di 20.000 euro per le imprese in forma singola.
Per le imprese aggregate (minimo 6 soggetti) il contributo a fondo perduto è pari al 60% delle spese ammissibili nel limite massimo di 60.000 euro.
Sono ammissibili investimenti con importo complessivo di spese ammissibili non inferiore a 10.000 euro per le imprese in forma singola e 20.000 per le imprese aggregate.
L’agevolazione è in regime “de minimis”, quindi l’importo complessivo degli concessi a un’impresa unica non può superare 200.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari.
Ogni impresa può presentare una sola domanda per un solo punto vendita.
Sono ammissibili investimenti per l’acquisto di soluzioni e sistemi digitali da parte dei soggetti beneficiari per l’organizzazione del back-end ossia nei processi di interazione retailer-fornitori o processi interni del retailer: soluzioni a supporto della fatturazione elettronica, self scanning, sistemi di business intelligence e business analytics, soluzioni per incrementare le performance di magazzino, sistemi per il monitoraggio dei clienti in negozio e così via. Ammesso anche lo sviluppo di servizi di front-end e customer experience nel punto vendita.
La presentazione delle domande avviene esclusivamente in forma telematica accedendo al portale e compilando l’apposita modulistica. Il contributo è concesso con procedura valutativa a sportello.
Le domande vanno presentate dalle ore 12 del 10 settembre 2018 alle ore 12 dell’8 ottobre 2018.
Qui le altre informazioni.

Lombardia/2, aiuti agli studi con il «bollino» di qualità
Via allo sportello della linea Intraprendo che riapre i battenti con una dotazione di 7 milioni di euro. Si tratta di finanziamenti a fondo perduto e prestiti a tasso zero che la Regione Lombardia insieme a Finlombarda concedereranno a sostegno di imprese e professionisti, in particolare giovani e over 50, che abbiano ottenuto una dichiarazione di qualità del progetto da parte di istituzioni pubbliche o privati. Domande solo per via telematica attraverso alla piattaforma Siage.
Qui le altre informazioni.

Emilia Romagna/1 - Via all’efficientamento energetico delle imprese
Dall’Emilia Romagna arrivano interventi per sostenere gli interventi di green economy, volti a favorire i processi di efficientamento energetico nelle imprese e l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili al fine di aumentarne la competitività.
Con questo obiettivo la Regione ha costituito il Fondo Energia, un Fondo multiscopo di finanza agevolata a compartecipazione privata (regolato dalla Dgr 30 maggio 2016, n. 791 da ultimo modificata dalla Dgr 3 luglio 2018, n. 1033).
Beneficiari sono le imprese, in forma singola o associata, le società d’area, i soggetti gestori di aree produttive e le Esco (Energy Service Company) per gli interventi di efficientamento ammissibili a favore delle imprese.
Tra le spese ammissibili rientrano gli interventi su immobili strumentali (ampliamento e/o ristrutturazione, opere edili funzionali al progetto); l’acquisto e l’installazione, l’adeguamento di macchinari, impianti, attrezzature, hardware; l’acquisizione di software e licenze; le consulenze tecnico/specialistiche funzionali al progetto di investimento; le spese per la redazione della diagnosi energetica e/o progettazione utili ai fini della preparazione dell’intervento in domanda.
Il Fondo interviene concedendo finanziamenti a tasso agevolato con provvista mista, derivante per il 70% dalle risorse pubbliche del Fondo (Por Fesr 2014-2020) e per il restante 30% da risorse messe a disposizione degli Istituti di credito convenzionati.
I finanziamenti, consistono in un mutuo chirografario e possono avere la durata compresa tra 36 e 96 mesi (incluso un preammortamento massimo di 12 mesi). L’importo è ricompreso tra un minimo di 25.000 euro e un massimo di 750.000 euro. È finanziabile il 100% del progetto presentato.
Le domande possono essere presentate fino alle ore 16 del 12 novembre 2018.
Tutte le ulteriori informazioni sul bando, la guida alla registrazione e compilazione della modulistica si trovano sul sito del Fondo Energia della Regione.

Emilia Romagna/2 - Aiuti alle piccole start up innovative
L’Emilia Romagna promuove e fa crescere start up in grado di generare nuove nicchie di mercato attraverso nuovi prodotti, servizi e sistemi di produzione ad elevato contenuto innovativo, cogliere i nuovi drivers del mercato, generare nuove opportunità occupazionali.
Il bando 2018 pubblicato con delibera di Giunta regionale 18 maggio 2018, n. 812 prevede una dotazione finanziaria nel triennio 2018-2020 di 2.315.987,31 euro a valere sul Por-Fesr 2014-2020. Per l’anno 2018 sono stanziati 301.220,87 euro.
Beneficiari dell’agevolazione sono micro e piccole imprese e sono finanziati sia progetti di avvio di attività sia progetti di espansione di start up già avviate.
L’impresa proponente deve essere iscri1a alla “Sezione speciale in qualità di start-up innovativa” del registro delle imprese.
Per l’avvio di attività sono finanziati gli acquisti di macchinari, attrezzature, impianti, hardware e software, arredi strettamente funzionali; affitto e noleggio laboratori e attrezzature scientifiche; acquisto e brevetti, licenze e/o software da fonti esterne; spese di costituzione; spese promozionali anche per partecipazione a fiere ed eventi; consulenze esterne specialistiche non relative all’ordinaria amministrazione.
Per gli interventi espansione di start up già avviate sono ammessi costi riguardanti: acquisizione sedi produttive, logistiche, commerciali.
L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale, corrispondente al 60% della spesa ammissibile nel limite massimo di 100.000 euro per l’avvio di start up o 200.000 euro per l’espansione di azienda esistente.
La domanda di contributo, che include il business plan del progetto imprenditoriale, dovrà essere compilata esclusivamente per via telematica, tramite l’applicativo Sfige 2020 le cui modalità di accesso e di utilizzo sono disponibili sul portale regionale.
Presentazione delle domande dalle ore 10 del 2 luglio 2018 alle ore 17 del 15 novembre 2018.
Tutte le informazioni possono essere reperite qui .

Toscana/1 - Microcredito per gli investimenti tecnologici delle Pmi
La Regione Toscana lancia il bando 2018 diretto a sostenere con la forma del microcredito lo sviluppo tecnologico delle micro e piccole e medie imprese.
Il bando approvato con decreto dirigenziale 22 agosto 2018, n. 13453 è confinanziato dal Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale (Por-Fesr) 2014-2020, in particolare dalle risorse assegnate all’azione 3.1.1 sub azione a2) del Programma.
Possono presentare domanda le micro e piccole imprese, comprese le società consortili nonché i liberi professionisti in quanto equiparati alle imprese (ai sensi della Dgr n. 240/2017). In particolare il bando sostiene gli investimenti delle micro e piccole imprese artigiane, industriali manifatturiere, nonché del settore turistico, commerciale, cultura e terziario.
Sono ammissibili interventi di ampliamento di uno stabilimento esistente; diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi; trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.
Gli investimenti devono riferirsi agli ambiti tecnologici della Strategia di Ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente (RIS3) della Toscana, con le seguenti priorità tecnologiche: Ict e fotonica, fabbrica intelligente, chimica e nanotecnologie.
Gli investimenti, inoltre, possono riferirsi beni funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale delle imprese secondo il modello “Industria 4.0” (dettagliati nell’allegato A al bando).
L’agevolazione viene concessa nella forma di microcredito a tasso zero, non supportato da garanzie personali e patrimoniali, con percentuali di copertura degli investimenti che variano dal 55% al 70% a seconda del tipo di investimento. Il limite massimo del finanziamento è comunque pari a 25.000 euro.
Il bando è aperto dal 20 settembre 2018 fino ad esaurimento risorse.
Le informazioni sul bando e tutti i dettagli sugli interventi ammissibili sono consultabili sul sito della Regione.

Toscana/2 - Voucher per professionisti over e under 40
Mezzo milione di euro per i professionisti che abbiano compiuto 40 anni: la Regione Toscana ne sostiene la competitività professionale, attraverso percorsi formativi specifici e altamente qualificati: un’opportunità acquisire competenze specialistiche necessarie alla riqualificazione e alla permanenza nel mondo del lavoro. Il contributo minimo è di duecento euro ma si può arrivare fino a tremila: sarà concesso al beneficiario del voucher o, tramite delega, all’ente che organizza il corso. Possono farne richiesta i lavoratori autonomi di tipo intellettuale, chi è iscritto all’albo di un ordine, di un collegio o di una associazione professionale, oppure chi è iscritto alla gestione separata Inps, purché residenti o domiciliati in Toscana, in possesso di partita Iva. Domande online (a scadenze trimestrali) entro 30 aprile, 31 luglio e 31 ottobre.
Ammontano a circa 929.000 euro le risorse per giovani professionisti e imprenditori fino a quaranta anni, previste dal bando che scade il 3 aprile: l’obiettivo è favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi (settoriali e di grandi aziende) con azioni di formazione continua, anche per sostenere l’adattabilità delle imprese (e per favorire passaggi generazionali). Il contributo regionale concesso è di 3.000 euro a beneficiario. L’intervento è cofinanziato dal Programma operativo regionale (Por) del Fondo sociale europeo (Fse) 2014-2020, dalle risorse finanziarie stanziate sull’asse A “Occupazione”.
Qui tutte le informazioni per i professionisti over 40
Qui tutte le informazioni per i professionisti under 40

L’Umbria proroga il sostegno alle start up innovative
Con determinazione dirigenziale 15 giugno 2018, n. 6244 l’Umbria ha prorogato a dicembre 2018 il bando che sostiene la creazione e il consolidamento delle start up innovative che era stato approvato con determina dirigenziale 13 novembre 2017, n. 11805.
Allo stesso tempo ha incrementato il budget di 3.000.000 di euro a valere sui fondi Por Fesr 2014-2020. Il totale delle risorse disponibili sale a 4.300.000 euro.
Le disposizioni operative sono arrivate in esecuzione della delibera di Giunta regionale 11 giugno 2018, n. 634.
Beneficiarie sono le Pmi innovative che rispondono a uno dei seguenti tipi:
- start-up ad alto contenuto tecnologico (nuovi soggetti caratterizzati dalla presenza di processi produttivi altamente tecnologici e innovativi in termini di output, o in termini di fattori di produzione);
- spin-off aziendali (nuove unità che ha le stesse caratteristiche di una start up ad alto contenuto tecnologico ed è costituita da alcuni soggetti che provengono da una impresa esistente);
- spin-off accademici ad elevate competenze scientifiche.
Per essere ammessi alle agevolazioni i progetti dovranno avere tutti i seguenti requisiti: innovatività; validità tecnico-economica progetto; equilibrio finanziario; pertinenza con gli ambiti prioritari della strategia di specializzazione intelligente regionale RIS3; spesa ammissibile non inferiore a 30.000 euro.
Per essere ammesso ognuno degli elementi del progetto sarà valutato da un apposito Comitato.
L’ammontare complessivo delle spese ammissibili non può essere inferiore ad 30.000 euro né superiore a 500.000 euro. Sono ammissibili spese per locazioni di laboratori e sede dell’impresa, acquisti di macchinari e attrezzature, software e hardware, attrezzature di laboratorio, partecipazione a fiere ed eventi.
L’incentivo consiste in un contributo a fondo perduto (in conto impianti e/o in conto esercizio) pari al 40% della spesa ritenuta ammissibile, nei limiti della regola del “de minimis” (200.000 euro di agevolazioni massime all’impresa nel triennio).
Dopo la proroga le domande possono essere presentate entro il 21 dicembre 2018 utilizzando esclusivamente il servizio on line .
Tutte le informazioni e la modulistica si trovano sul sito della Regione.

Lazio/1 - Al via il pacchetto di interventi per i Comuni del cratere sismico
La Regione Lazio ha lanciato un pacchetto di interventi per risollevare imprese e studi professionali in difficoltà dopo gli eventi sismisci degli ultimi anni..
Contributi a fondo perduto per 2,5 milioni di euro
Bando da 2,5 milioni di euro per contributi a fondo perduto fino a 20mila euro, per il recupero della produttività delle imprese. Destinatarie le aziende che non abbiano più di 10 occupati, con fatturato e attivo patrimoniale non superiori a 2 milioni di euro, iscritte al Registro delle imprese o titolari di Partita Iva, anche di nuova costituzione, purché abbiano sede operativa in uno dei 15 comuni del cratere sismico. Importo massimo finanziabile è pari all’80% delle spese effettivamente sostenute e rendicontate. Domande da maggio (aggiornamenti sul sito della Regione:)
Fondo Futuro, 5 milioni di euro
Finanziamenti agevolati a sostegno degli investimenti (Fondo Futuro) per 5 milioni di euro: si tratta di un’iniziativa di microcredito e microfinanza a sostegno di nuovi progetti e nuove esperienze imprenditoriali. Sono finanziabili spese tra i 5 e 25mila euro (di costituzione, investimenti, personale, costi di funzionamento), con tasso di interesse fisso all’1%. Con alcune limitazioni: locazioni max 6 mesi, opere murarie max 50%; costo del lavoro max 50%; consulenze max 20%. Rimborso in rate mensili, fino a 84 mesi.
Finanziamenti per esigenze di liquidità
Fondo azioni per il riposizionamento dell’economia del Lazio eroga una linea di liquidità per 3.500.000 euro. Finanziamenti a tasso zero fino a 10.000 euro (rimborsabili in 48 mesi) per microimprese (anche titolari di Partita Iva) già esistenti alla data del primo evento sismico del 24 agosto 2016 e operative alla data di presentazione domanda. Anche in questo caso, per termini e dettagli si veda il sito regionale .

Lazio/2 - Incentivi per la sostituzione delle caldaie a biomassa
Imprese e privati cittadini del Lazio possono beneficiare del bando diretto alla sostituzione delle caldaie a biomassa legnosa. La dotazione finanziaria ammonta a 4.850.000 euro.
Gli interventi finanziabili dal bando sono di due tipi: la rottamazione e la sostituzione di vecchi generatori di calore alimentati a biomasse legnose, con generatori di calore alimentati a biomasse legnose a basse emissioni ed alto rendimento o alimentati a gas (metano, Gpl), anche integrati con pannelli o collettori solari termici; oppure l’installazione di elettrofiltri finalizzata alla riduzione delle emissioni di particolato sottile degli impianti a biomasse legnose.
Per ciascuna unità immobiliare è possibile sovvenzionare un intervento composto da una o entrambe le tipologie. Il costo del singolo intervento ammissibile non potrà comunque superare 10.000 euro per la sostituzione della caldaia e 2.000 euro per la installazione di elettrofiltri.L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 60% delle spese ammesse ed effettivamente sostenute per l’intervento.
Le domande vanno presentate solo per via telematica compilando il formulario disponibile online sulla piattaforma Gecoweb , e quindi inviando la domanda e gli allegati richiesti via Pec (posta elettronica certificata) seguendo la procedura descritta nel bando.
Qui le altre informazioni.

Lazio/3 - Garanzia Equity per aumenti di capitale sociale
Disponibili 9,6 milioni di euro per la concessione di una garanzia gratuita su aumenti di capitale sociale effettuati da vecchi e nuovi soci della Pmi, a copertura parziale (50%) del rischio. Destinatari: Pmi che presentino al momento della domanda almeno due bilanci regolarmente approvati.
Qui le altre informazioni.

Campania/1 - Spinta per l’innovazione delle Pmi
La Regione Campania stanzia contributi alle micro, piccole e medie imprese per l’attuazione di processi di innovazione. Il bando, approvato con decreto dirigenziale 130/2018 ha un budget di 10.000.000 euro a valere sul Por Campania Fesr 2014-2020.
Beneficiari sono le micro e piccole e medie imprese anche in forma consortile, costituite da almeno 2 anni alla data di presentazione della domanda, nonché le reti di micro, di piccole e medie imprese che intendano realizzare un progetto di rete. Le reti di imprese possono essere costituite nella forma di reti senza personalità giuridica (rete-contratto) o reti di imprese con personalità giuridica (rete-soggetto)
La sovvenzione è pari al 70% delle spese ammissibili dei Piani di investimento presentati.
Il contributo massimo concedibile è pari a 150.000 euro per le micro e piccole e medie imprese, i consorzi, le società consortili e le reti-soggetto, mentre per le reti-contratto il contributo massimo concedibile è pari a 150.000 euro per singola impresa aderente e 750.000 euro per l’intero piano di investimento.
La spesa ammissibile imputabile ad ogni singola impresa dovrà essere di almeno il 15% della spesa ammissibile del piano di investimento.
Tra gli interventi ammissibili ci sono l’implementazione e applicazione dei risultati (tecnologie, prototipi, brevetti, ecc.) della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale nel processo produttivo; l’implementazione di tecnologie open source; servizi di e-commerce; manifattura digitale; sviluppo di soluzioni Ict; sviluppo di sistemi di sicurezza informatica.
Tra le spese ammissibili rientrano l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature necessari all’applicazione nel processo produttivo dei risultati della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale; l’acquisto di tecnologie open source e basate sull’uso di internet e di altre tecnologie web; acquisto e l’installazione di hardware; l’acquisto di sistemi informatici e telematici di gestione aziendale e per applicazioni mobili; l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, strumenti e sistemi nuovi di fabbrica inerenti al progetto presentato.
Le domande possono essere presentate dalle ore10.00 del 9 ottobre 2018 fino alle ore 13.00 del 30 ottobre 2018.
Occorre previamente registrarsi sulla piattaforma del sito di Sviluppo Campania e compilare la modulistica. La procedura valutativa è a sportello (ordine cronologico di presentazione della domanda e soglia minima di qualità progettuale)
Tutte le informazioni sul bando si trovano qui .

Campania/2 - Contratti di sviluppo per 325 milioni
Disponibili 325 milioni di euro immediatamente finanziabili per favorire l’attrazione di nuovi investimenti a sostegno di programmi già avviati nei settori dei trasporti, dell’aerospazio, dell’agroalimentare, dell’innovazione e del turismo. Le agevolazioni – contratti di sviluppo (legge 6 agosto 2008, n.133) - sono il frutto di un accordo siglato tra Ministero per lo Sviluppo Economico, la Regione Campania e Invitalia (soggetto attuatore). L’investimento complessivo minimo richiesto è di 20 milioni di euro. Per le attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, si riduce a 7,5 milioni di euro. Le procedure prevedono da un anno una Fast Track, che consente di ridurre i tempi per ottenere le agevolazioni, stabilendo l’avvio del programma di sviluppo entro 6 mesi dalla determina e il completamento degli investimenti entro 36 mesi. Per le domande di accesso è necessario registrarsi sulla piattaforma dedicata ai servizi online di Invitalia , deve essere regolarmente costituito e iscritto nel Registro delle imprese.

Basilicata, voucher per l’innovazione delle Pmi
Punta a migliorare l’innovazione delle micro e piccole e medie imprese l’avviso della Basilicata che stanzia contributi nella forma di voucher per l’acquisto di servizi per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale, e l’adozione di tecnologie digitali. Il bando è stato approvato con Dgr 27 luglio 2018, n. 707 (supplemento al Bur 3 agosto 2018, n. 31).
Beneficiari sono le micro e piccole e medie imprese attive in una delle 5 aree di specializzazione intelligente individuate nella Strategia regionale per l’innovazione e la specializzazione intelligente 2014-2020 (S3), nei settori Automotive, Aerospazio, Bioeconomia, Energia, Industria Culturale e Creativa.
Le risorse disponibili ammontano a 9.000.000 di euro a valere sul Por Fesr 2014-2020.
Sono ammissibili all’agevolazione i progetti che prevedano l’acquisizione dei servizi specialistici finalizzati ad accrescere il grado di innovazione delle micro e piccole e medie imprese in ambito tecnologico, strategico e organizzativo (ad esempio, servizi qualificati specializzati di supporto alla ricerca e sviluppo e all’innovazione di prodotto/processo/servizio; servizi qualificati di supporto all’innovazione organizzativa e alla introduzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Itc); servizi qualificati di supporto all’innovazione commerciale e di marketing; servizi qualificati specifici per l’accompagnamento alle imprese innovative; servizi qualificati di consulenza per l’innovazione finanziaria; servizi di supporto all’innovazione commerciale per la fattibilità di presidio su nuovi mercati). L’agevolazione consiste in un contributo in conto impianti, erogata nella forma di voucher.
L’intensità di aiuto non supera il 50% dei costi ammissibili.
Sono ammissibili programmi d’investimento di importo minimo di 10.000 euro.
Il progetto non potrà superare l’importo di 100.000 euro di costi, pertanto il contributo massimo concedibile non potrà superare l’importo di 50.000 euro.
La partecipazione al bando è possibile accedendo alla piattaforma informatica “Centrale Bandi” sul sito della Regione.
Presentazione delle domande a sportello telematico a partire dalle ore 8 del primo ottobre 2018 e fino alle ore 20 del 15 dicembre 2018. Le domande saranno istruite secondo l’ordine cronologico di arrivo, fino ad esaurimento della dotazione finanziaria disponibile.
Tutte le informazioni sono reperibili sul sito della Regione .

Calabria/1 - Ai poli di innovazione 32,6 milioni di euro
La Regione Calabria avvicinare il sistema produttivo e il mondo della ricerca con un bando a sostegno delle attività dei Poli di Innovazione e della valorizzazione delle infrastrutture di ricerca territoriali: 32,6 milioni di euro il plafond delle risorse. Le selezioni e i finanziamenti riguardano i soggetti gestori dei Poli di innovazione, strutturati in forma di società consortile o di rete di impresa. Prevede forme di tutoraggio e accompagnamento delle imprese aderenti ai Poli (8, 640 milioni di euro, Azione 1.1.4), mentre per la valorizzazione delle infrastrutture territoriali punta alla realizzazione di nuovi centri di ricerca di interesse per il sistema delle imprese in grado di posizionarsi su circuiti internazionali e al consolidamento delle strutture dei laboratori, anche di nicchia, in risposta a specifiche esigenze del sistema produttivo regionale ed extra-regionale individuate nella Strategia di Specializzazione Intelligente (24 milioni euro, Azione 1.5.1). Per l’azione 1.1.4 la forma del contributo è in conto esercizio, nella misura massima del 50% delle spese ammissibili per un importo compreso in 1 milione e 80mila euro. Per la 1.5.1 il contributo è in conto capitale per il 65% delle spese ammissibili per importi entro i 3 milioni di euro.
Qui tutte le informazioni.

Calabria/2 - Startup e spin-off in corsa per il bando da 10 milioni
Si rivolge a startup e spin-off il bando pubblicato in Calabria (Burc n. 121 del 27 novembre 2017), per agevolare la nascita di nuove imprese sul territorio regionale. Prevede 10 milioni di euro divisi in 2 call da 5 milioni ciascuna, per il 2017 e il 2018. E due fasi di intervento: la prima di orientamento, formazione, affiancamento, tutoraggio. La seconda, di concessione di incentivi “de minimis” per l’avvio dell’attività imprenditoriale: sono destinati 3 milioni di euro alle start up, 2 milioni agli spin-off. L’intensità del contributo è del 70% delle spese ammissibili, entro il limite di 200mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari.
Qui tutte le informazioni.

Calabria/3 - Agevolazioni per l’accesso al credito per la crescita delle Pmi
La Regione Calabria ha istituito due fondi diretti a finanziare la crescita delle micro e piccole e medie imprese regionali.
Il bando è già disponibile sul sito di Calabria Europa, il portale della Regione dedicato al Programma operativo regionale (Por) 2014-2020.
In particolare la Regione ha istituito due Fondi: il Fondo regionale per l’ingegneria finanziaria (Frif) e il Fondo per l’occupazione e l’inclusione (Foi).
Il primo Fondo supporta le imprese con finanziamenti a tasso agevolato e contributi in conto capitale per programmi di investimento produttivo e/o acquisizione di servizi per l’internazionalizzazione e la penetrazione di mercati esteri.
Il secondo Fondo supporta finanziariamente le imprese attraverso la concessione di finanziamenti a tasso zero nella creazione di nuova occupazione.
La dotazione finanziaria del bando, a valere sul Por Calabria Fesr-Fse 2014-2020 è pari a 28.338.544,21 euro di cui 24.000.000 euro destinati al Frif e 4.338.544,21 euro al Foi.
Beneficiari sono le micro, piccole e medie imprese, economicamente e finanziariamente sane, costituite da almeno 4 anni, aventi unità operativa in Calabria.
Per accedere all’agevolazione a titolo di finanziamento agevolato occorre che l’impresa operi in determinati settori (come indicati nell’allegato A del bando).
Se si accede all’agevolazione a titolo di contributo in conto capitale l’impresa deve operare nei seguenti settori: agroalimentare; edilizia sostenibile; turismo e cultura; logistica; Ict e terziario innovativo; Smart manufacturing; ambiente e rischi naturali; scienze della vita.
Sono finanziate dal Fondo regionale per l’ingegneria finanziaria (Frif) le spese per programmi di sviluppo aziendale (cioè investimenti produttivi; progettazioni ingegneristiche, direzione lavori e studi di fattibilità; acquisto di suolo aziendale e sua sistemazione; acquisto o realizzazione di immobili; opere murarie e assimilate; macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica; software) e per servizi per l’Internazionalizzazione (partecipazione a fiere e saloni internazionali e realizzazione di eventi collaterali; realizzazione di sale espositive e uffici temporanei all’estero; promozione di incontri bilaterali e partnership tra operatori italiani ed esteri; azioni di comunicazione sui mercati esteri; rafforzamento dell’organizzazione delle imprese per l’internazionalizzazione; certificazione per l’export).
L’intervento del Fondo regionale per l’ingegneria finanziaria consiste in un finanziamento agevolato e in un contributo in conto capitale. Gli importi vanno da 80mila a 400mila euro (per investimenti produttivi) e da 20mila a 50mila euro (per servizi per l’internazionalizzazione).
L’intervento del Fondo per l’occupazione e l’inclusione è un finanziamento a tasso zero.
Le domande vanno inoltrate attraverso la piattaforma informatica regionale, disponibile sul portale Calabria Europa, previa registrazione, a partire dalle ore 12 del 2 luglio 2018 e fino a esaurimento fondi.
L’esame delle domande è effettuato con modalità valutative a sportello.
Tutte le informazioni sul bando e la modulistica si trovano sul portale regionale Calabria Europa .

Puglia/1 - Via a Tecnonidi, il fondo da 30 milioni di euro
TecnoNidi in Puglia offre un pacchetto di aiuti per start up tecnologiche o imprese con un’idea innovativa, con un fondo di 30 milioni di euro. Beneficiari, piccole imprese di nuova costituzione o operative da cinque anni al massimo che intendano avviare o sviluppare piani di investimento a contenuto tecnologico in una delle aree di innovazione (Manifattura sostenibile, Salute dell’uomo, Comunità digitali, creative e inclusive) o delle “tecnologie chiave” abilitanti individuate dalla Regione nel documento Smart Specialitation Strategy. Le agevolazioni (per importi compresi tra 25.000 e 350.000 euro) si riferiscono a un prestito rimborsabile e a una sovvenzione sia per gli investimenti sia per i costi di funzionamento.
Qui le altre informazioni.

Puglia/2 - Incentivi per rinnovabili e cogenerazione nelle Pmi
Un sostegno alle Pmi arriva dalla Regione Puglia col nuovo bando “Aiuti per la tutela dell’ambiente” lanciato da Puglia Sviluppo Spa.
Il bando stanzia 60 milioni di euro in favore delle microimprese, delle imprese di piccola dimensione e delle medie imprese che intendono realizzare una progetto di investimento finalizzato all’efficientamento energetico, alla cogenerazione ad alto rendimento e alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
I progetti di investimento ammissibili devono prevedere una spesa non inferiore a euro 80.000,00 per unità locale e conseguire un risparmio di energia pari ad almeno il 10% dell’unità locale oggetto di investimento.
Al progetto di investimento vanno obbligatoriamente allegati una diagnosi energetica ex ante e un progetto di fattibilità tecnico-economica nonché una scheda tecnica riassuntiva dei parametri energetici del progetto di fattibilità tecnico economica proposto.
Le agevolazioni saranno calcolate, indipendentemente dall’ammontare del progetto ammissibile, sull’importo massimo di 4.000.000 di euro per le medie imprese e di 2.000.000 di euro per le piccole e micro imprese. La copertura finanziaria del piano di investimento finanziato dalla misura è prevista nelle seguenti percentuali:
- 30% mutuo a carico del Fondo efficientamento energetico mutui;
- 40% sovvenzione diretta;
- 30% mutuo a carico della banca finanziatrice.
Le imprese interessate possono presentare le domande di agevolazione al soggetto finanziatore convenzionato con Puglia sviluppo spa o a un confidi. Maggiori informazioni sul sito di Sistema Puglia.

Sicilia, trenta milioni di euro per aiuti alle imprese
Trenta milioni di euro per il bando «Aiuti alle imprese esistenti e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale» (misura 3.1.1-3): così la Regione Sicilia sostiene medie, piccole e micro imprese attraverso incentivi diretti, finalizzati all’acquisizione di attivi materiali e immateriali per raggiungere un upgrade tecnologico nei settori produttivi tradizionali. Un’agevolazione con contributi in “de minimis” in scadenza, il 22 marzo. Per ciascun progetto approvato, il contributo a fondo perduto è del 75% dei costi ammissibili. Gli investimenti sono finalizzati all’installazione di un nuovo stabilimento, all’ampliamento di uno già esistente, alla diversificazione della produzione, all’aumento di prodotti e servizi, alla realizzazione di opere murarie.
Una commissione valuterà le domande di contributo sulla base dei criteri assegnati e secondo l’ordine cronologico di arrivo. Nello specifico sarà considerata la qualità della proposta progettuale (massimo 25 punti), l’effetto atteso sulla competitività dell’impresa (massimo 15 punti), la cantierabilità dell’iniziativa (possesso di tutte le autorizzazioni e pareri necessari, massimo 25 punti), la sua sostenibilità economico finanziaria (massimo 15 punti).
Qui tutte le informazioni.

Sardegna/1 - Sostegno per l’agricoltura più competitiva e sostenibile
Il bando lanciato dalla Sardegna a sostegno dell’agricoltura (decreto assessoriale 17 luglio 2018, n.1930/DecA/38, determinazione 23 luglio 2018, n. 12018-382) ha lo scopo di promuovere un’evoluzione competitiva e sostenibile dell’agricoltura sarda, finanziando progetti pilota, interventi per lo sviluppo di nuovi prodotti, tecnologie e modalità gestionali delle aziende/filiere agroalimentari costruiti e sviluppati attraverso forme organizzative diversificate e calibrate sugli effettivi fabbisogni produttivi sociali e territoriali, ai fini di un loro effettivo posizionamento competitivo.
La disponibilità finanziaria del bando è pari a 8.000.000 di euro a valere sul Programma di sviluppo rurale 2014-2020 ed è suddivisa in quattro aree come individuate dal Programma di sviluppo rurale Sardegna. Al momento di presentare il progetto si dovrà indicare l’area di riferimento. Beneficiari delle agevolazioni sono aziende agricole o forestali o piccole e medie imprese di trasformazione e/o commercializzazione di prodotti agricoli, nonché aggregazioni di almeno due di queste tipologie di soggetti, di cui almeno una deve essere un’azienda agricola o forestale.
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto a copertura dei costi di cooperazione e dei costi diretti ammissibili del progetto, con intensità pari al 100% della spesa ammissibile. In caso di singola azienda/Pmi il sostegno è erogato all’80% della spesa ammissibile. Il tetto massimo di progetto è pari a 400.000 euro.
Il bando sostiene le forme di cooperazione per la realizzazione di progetti di innovazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie e per la realizzazione di progetti pilota, in collaborazione con il mondo della ricerca.
Gli agricoltori e i soggetti diversi dagli agricoltori che intendono presentare domanda di sostegno hanno l’obbligo di costituire/aggiornare il fascicolo aziendale ai sensi dell’articolo 4 del Dm 12 gennaio 2015 n. 162. Le domande possono essere presentate fino al 15 novembre 2018.
La domanda deve essere compilata conformemente al modello presente nel portale Sian disponibile qui . Tutte le ulteriori informazioni sul bando si possono consultare sul portale del Programma di sviluppo rurale Sardegna all’indirizzo.

Sardegna/2 - Finanziamenti alle idee innovative di impresa
Con l’avviso approvato con determinazione dirigenziale 22 marzo 2018, n. 481 la Regione, tramite Sardegna Ricerche (Ente regionale per la ricerca e sviluppo) ha lanciato l’iniziativa «Insight 2018 - Percorso di validazione dall’idea al business model» con lo scopo di premiare processi di validazione di nuove idee di impresa innovative nei settori agricoltura, industria, servizi e turismo.
Beneficiarie le persone fisiche organizzate in team operativi formati da minimo 2 persone con una proposta relativa ad un’idea imprenditoriale innovativa.
Il budget è pari a 250.000 euro nell’ambito del Por Fesr Sardegna 2014-2020.
Ad essere premiata à una idea d’impresa con caratteristiche di innovatività in termini di originalità del business proposto e novità delle tecnologie utilizzate rispetto allo stato dell’arte e/o alle condizioni di contesto, nonché avente la capacità di rispondere ai bisogni sociali e ambientali di un territorio, promuovere il benessere individuale e collettivo, lo sviluppo sociale ed economico dei territori e delle comunità.
L’agevolazione consiste in un mini voucher di 10.000 euro che il beneficiario potrà utilizzare per l’acquisizione di competenze, servizi e di beni materiali, necessari alla definizione delle caratteristiche minime funzionali dell’Mvp («Minimum Viable Product»), ovvero di una versione minimale del prodotto/servizio.
Sono ammissibili le spese in investimenti produttivi, servizi, formazione, costi materiali, costi di gestione, capitale circolante.
La domanda va inviata esclusivamente per via telematica dal sito www.sardegnaricerche-bandi.it previa registrazione e rilascio dei codici di accesso personali (login/password). La compilazione del form on line consentirà l’attribuzione del numero di identificazione della proposta.
La selezione delle domande avverrà con procedura a sportello nelle fasi di: istruttoria formale; istruttoria e valutazione di merito dell’idea imprenditoriale presentata (secondo i criteri indicati dal bando); incontro con il team proponente.
Le domande possono essere presentate dalle ore 11 del 13 aprile 2018 e fino alle ore 12 del 28 dicembre 2018.
Qui le altre informazioni.

Ogni venerdì sul Sole 24 Ore la pagina dedicata a incentivi e agevolazioni

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