Adempimenti

Il superbonus in 10 anni passerà da un’opzione nella dichiarazione 2024

Prime indicazioni delle Entrate sullo spalmacrediti per i contribuenti: chance per tutte le tipologie di superbonus ma solo per le spese del 2022

di Giuseppe Latour

La possibilità di allungare da quattro a dieci rate il periodo di utilizzo del superbonus si applicherà a tutte le tipologie di intervento: sismabonus, efficientamento energetico, ma anche installazione di impianti fotovoltaici e di colonnine di ricarica per veicoli elettrici. E sarà accessibile grazie a un’opzione specifica da esercitare all’interno della dichiarazione 2024.

L’agenzia delle Entrate, con un avviso all’interno del portale dedicato al 730 precompilato, dà le prime indicazioni sull’applicazione della norma (l’articolo 2, comma 3-sexies del Dl n. 11/2023) inserita nella legge di conversione del decreto Cessioni per permettere ai contribuenti di utilizzare in maniera più efficace in dichiarazione le detrazioni relative al 2022. Senza cessione del credito e sconto in fattura, con l’utilizzo del credito in quattro rate sono infatti pochi ad avere la capienza fiscale necessaria per sfruttare tutto il cumulo di detrazioni prodotto dal superbonus.

Così, il Dl n. 11/2023 ha introdotto una norma che, adesso, le Entrate iniziano a illustrare. Spiega l’avviso: «La detrazione superbonus relativa alle spese per gli interventi di efficienza energetica, sismabonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici, sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, può essere ripartita in dieci quote annuali a partire dal periodo d’imposta 2023 su opzione del contribuente». La chance, insomma, sarà disponibile per tutte le tipologie di interventi di superbonus, ma solo se le spese sono state effettuate nel corso del 2022.

Normalmente, la prima rata della detrazione andrebbe indicata nella dichiarazione di quest’anno. Per accedere allo spalmacrediti, invece, bisognerà muoversi diversamente. L’allungamento in dieci rate potrà essere ottenuto «a condizione che» le quote annuali «non siano indicate nella presente dichiarazione». Per il 2023, infatti, è prevista «esclusivamente la suddivisione in quattro quote annuali»; non sono contemplate altre ipotesi.

Per accedere alla detrazione in dieci anni, quindi, non ci sarà un modello o una comunicazione specifica. L’opzione per le dieci rate andrà esercitata «nella dichiarazione 2024 riferita all’anno d’imposta 2023». E, come previsto dal decreto cessioni, sarà irrevocabile. Una volta presa questa strada, cioè, non sarà possibile cambiare, ad esempio attraverso la cessione del credito di singole rate. Bisognerà portare in fondo l’utilizzo delle dieci quote annuali.

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