Adempimenti

Spese scolastiche, affitti e rimborsi sotto esame nel 730

Pubblicati i modelli con i dati precaricati. Attiva la delega delle persone di fiducia. Modifiche dall’11 maggio

Pubblicata la dichiarazione precompilata – messa online dalle Entrate dal primo pomeriggio del 2 maggio – si apre la fase 2. I contribuenti e gli intermediari sono alle prese con la verifica dei dati, in attesa di poter procedere con le modifiche o l’accettazione del modello 730 o Redditi, dal prossimo 11 maggio. Sono operative già dal 2 maggio anche le deleghe rilasciate alle persone di fiducia dal 20 aprile in modalità semplificata (con Spid o videochiamata).

Spese scolastiche e per i figli

Tra le novità di quest’anno c’è il boom delle spese scolastiche. L’invio dei dati – facoltativo nelle due edizioni precedenti – è obbligatorio per gli oneri sostenuti nell’anno d’imposta 2022 per gli istituti scolastici e gli enti locali. E infatti le informazioni trasmesse alle Entrate sono passate da 457mila a 6,5 milioni.

Le prime segnalazioni emerse dalll’esame dei 730 indicano che a volte l’importo è stato lasciato nel prospetto informativo di entrambi i genitori (e non caricato nella precompilata) perché «non è sempre specificato il soggetto che ha sostenuto la spesa», come si legge nel prospetto stesso, anche se il versamento è avvenuto tramite il sistema PagoInRete. In altri casi, manca la retta della mensa scolastica.

Da riscontrare, per i figli a carico, la percentuale di riparto tra i genitori (di solito 50%) e il numero di mesi per il quale è riconosciuta la detrazione. Con l’avvio dell’assegno unico dal 1° marzo 2022, la cifra riportata nel modello pdf precompilato dev’essere «2» (riferito a gennaio e febbraio), più le eventuali altre mensilità per i figli da 21 anni in su, che hanno una casella a parte.

Spese mediche

I dati relativi alle spese sanitarie sono oltre l’82% di tutti quelli ricevuti dalle Entrate per la precompilata. È chiaro, allora, che il riscontro su queste voci è decisivo quasi per tutti. Le criticità possono derivare da almeno tre situazioni:

spese non comunicate (fattispecie sempre più rara di anno in anno);

spese per le quali la modalità di pagamento risulta come «informazione non comunicata». Ricordiamo che, se l’onere è uno di quelli che richiedono il pagamento tracciato, come una visita specialistica, bisognerà modificare il modello e conservare – oltre alla fattura – la prova del pagamento con carte, bancomat o bonifici;

rimborsi da parte di assicurazioni o casse sanitarie non comunicati o erogati oltre il termine di comunicazione del 31 marzo scorso. In quest’ultimo caso, tocca al contribuente decidere se defalcarli quest’anno dal totale delle spese detraibili o tassarli l’anno prossimo.

In tutti questi casi, quando il contribuente procede con il fai-da-te o tramite il sostituto d’imposta, da quest’anno le Entrate faranno i controlli documentali solo sui documenti che hanno determinato la modifica di un certo onere, e non sugli altri.

Le locazioni

Importanti avvertenze per i proprietari di immobili si trovano tra i «Messaggi da leggere» che appaiono prima di visualizzare i dati.

Per i fabbricati locati, l’Agenzia ricorda di «verificare l’eventuale adeguamento dell’importo del canone di locazione (ad esempio per l’aggiornamento Istat)». Situazione non così rara con l’inflazione oltre l’8 per cento.

Nel caso di nuove locazioni registrate nel 2022, le informazioni dovrebbero già apparire nella precompilata. Per i contratti a canone concordato, il memo delle Entrate ricorda che – se la stipula è avvenuta senza l’assistenza delle sigle di categoria – serve l’attestazione «per fruire delle agevolazioni» (cioè, la cedolare al 10% anziché al 21% o gli sconti sulla tassazione ordinaria).

Bonus casa

Al solito, per i bonifici relativi ai bonus casa effettuati nel 2022, l’importo è indicato nel prospetto informativo, tranne i casi in cui il pagamento è eseguito dall’amministratore (qui, a meno di intoppi nell’identificazione del beneficiario, la cifra è già nel modello).

Diventa fondamentale, allora, l’alert rivolto a chi ha pagato spese agevolate nel 2022. Se i crediti d’imposta derivanti da queste spese sono stati ceduti dopo il 31 marzo – avvisano le Entrate – «dovrai modificare la dichiarazione precompilata eliminando i dati relativi agli interventi condominiali e/o non dovrai tener conto dei dati dei bonifici riportati nel foglio informativo per gli interventi sulle singole abitazioni». L’avvertenza è cruciale per i condòmini, che potrebbero già trovarsi nel modello una rata di detrazione cui non hanno diritto.

Domande e risposte a cura di Giuseppe Morina e Tonino Morina

Quali sono i requisiti per fruire della detrazione del canone di locazione per i dipendenti che trasferiscono la propria residenza nel Comune di lavoro?

È prevista una detrazione per i lavoratori dipendenti che hanno trasferito o trasferiscono la propria residenza nel Comune di lavoro o in uno di quelli limitrofi nei tre anni antecedenti quello di richiesta della detrazione e siano titolari di qualunque tipo di contratto di locazione di unità immobiliari adibite ad abitazione principale situate nel nuovo Comune di residenza a non meno di 100 Km di distanza dal precedente e comunque al di fuori della propria regione. La detrazione può essere fruita nei primi tre anni di trasferimento della residenza. La detrazione spetta esclusivamente ai lavoratori dipendenti, anche se la variazione di residenza è la conseguenza di un contratto di lavoro stipulato di recente. La detrazione è di 991,60 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro, o di 495,80 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro ma non superiore a 30.987,41 euro. Nessuna detrazione spetta invece ai percettori di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.

Per la presentazione del 730 i contribuenti possono incaricare una persona di fiducia. Per quanti contribuenti è possibile ricevere l’incarico di «persona di fiducia»?

Ogni contribuente può designare una sola persona di fiducia, che agisce al di fuori dell’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta. Ogni persona può essere designata quale persona di fiducia al massimo da tre persone. L’abilitazione come persona di fiducia scade il 31 dicembre dell’anno in cui è attivata. Il termine di scadenza dell’abilitazione non può essere superiore al 31 dicembre del secondo anno successivo a quello in cui essa è attivata.

Nel caso di deduzione di spese mediche per familiare a carico disabile, la fattura e il pagamento devono essere intestati
al disabile?

Le spese mediche generiche e di assistenza specifica sono interamente deducibili dal reddito complessivo, anche se sostenute dai familiari dei disabili (coniuge, figli, compresi quelli adottivi, genitori, generi e nuore, suoceri e suocere, fratelli e sorelle, nonni e nonne) e pure se questi non sono fiscalmente a carico. Se il documento di spesa è intestato solo alla persona disabile, il familiare che ha sostenuto il costo, per fruire della deduzione, dovrà integrarlo, indicando l’importo da lui pagato. Lo stesso familiare sarà tenuto a fornire la documentazione comprovante la spesa, in sede di controllo della dichiarazione dei redditi.

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