Finanza

Aiuti a intrattenimento, ristorazione e wedding: pesa l’attività prevalente

I ricavi 2021 devono aver subito un calo almeno del 40% rispetto al 2019

di Francesco Giuseppe Carucci

L’articolo 3, comma 2, del Dl Sostegni-ter destina 40 milioni ai settori del wedding, dell’intrattenimento, della ristorazione e ad altri comparti danneggiati dalla pandemia per un contributo a fondo perduto. La disposizione modifica l’articolo 1-ter del Dl 73/2021 introducendo il comma 2-bis. Condizione di accesso al beneficio è l’esercizio di una delle attività, individuate dalla norma con specifici codici Ateco, che risulti prevalente dalla dichiarazione di inizio o variazione attività prevista dall’articolo 35 del Dpr 633/1972. Ciò all’ulteriore condizione che i ricavi conseguiti nel 2021 abbiano subito una contrazione minima del 40% rispetto ai ricavi del 2019. Ai fini dei calcoli si deve far riferimento ai ricavi di cui all’articolo 85, comma 1, lettera a) e b) del Tuir.

Nell’ipotesi di attività iniziata nel 2020, la riduzione minima si deve valutare tenendo conto della media mensile «del fatturato e dei corrispettivi» 2021 rispetto al medesimo valore 2020 ignorando il mese di apertura della partita Iva. Potenziali beneficiarie della misura sono anche le imprese agrituristiche di ristorazione (codice Ateco 561012), ma in tal caso vi è un inconveniente.

Infatti si tratta di attività agricole connesse contemplate dal terzo comma dell’articolo 2135 del Codice civile esercitate mediante «l’utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell’azienda normalmente impiegate nell’attività agricola esercitata». Ciò esclude la prevalenza delle attività agrituristiche poiché non solo subordinate all’attività agricola principale, ma, come precisato dalle Entrate nella circolare 44/E/2002, strumentali e complementari rispetto ad essa in modo da costituirne la naturale integrazione.

Analoga situazione si è verificata in precedenza con il contributo alla filiera della ristorazione di cui all’articolo 58 del Dl 104/2020. In quell’occasione l’ostacolo si è aggirato con la modifica operata dall’articolo 31-decies del Dl 137/2020 che ha eliminato, per le richiamate attività, la condizione della prevalenza.

L’articolo 1-ter del Dl Sostegni-bis ha già previsto per il 2021 un contributo a favore dei settori del wedding, dell’intrattenimento e della ristorazione, rimettendo criteri e modalità di applicazione ad un Dm Sviluppo economico - Economia. Il 4 gennaio scorso il ministro Giorgetti ha annunciato di aver firmato il decreto, ora alla Corte dei conti per la registrazione.

Trattandosi di decreto attuativo dell’articolo 1-ter del Dl 73/2021, sono ipotizzabili condizioni di accesso al beneficio analoghe a quelle di cui al comma 2-bis appena formulato. Peraltro, il richiamo della nuova disposizione alle «finalità di cui al comma 1» lascia pensare che le modalità stabilite dal Dm per richiedere il contributo possano valere anche per il nuovo aiuto, visto che il Dl Sostegni-ter non rimanda ad altro decreto.

Da comprendere, invece, se il Dm ha valutato la particolarità delle imprese agrituristiche.

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