Finanza

Auto, parte la corsa agli ecobonus 2023

Prenotazione sulla piattaforma fino a esaurimento risorse. In seguito i venditori dovranno confermare le operazioni entro 180 giorni

di Stefano Sirocchi

A partire dalle ore 10 di martedì 10 gennaio 2023, gli operatori potranno procedere con le prenotazioni relative agli incentivi sugli acquisti di veicoli ecologici effettuati nel 2023, compresi quelli già avvenuti dal 1° gennaio scorso, salvo esaurimento delle risorse.

Lo sblocco della piattaforma è l’effetto della circolare del ministero delle Imprese e del made in Italy del 30 dicembre 2022 che, tra l’altro, ha dettagliato la documentazione necessaria al momento della prenotazione (ad esempio la dichiarazione di mantenimento della proprietà del veicolo acquistato per almeno 12 mesi). In seguito i venditori dovranno confermare le operazioni entro 180 giorni dalla data di apertura della prenotazione.

Beneficiari e condizioni

Beneficiari dei contributi sono le persone fisiche che acquistano in Italia, anche in leasing finanziario, autovetture, motocicli e ciclomotori mantenendo la proprietà per almeno 12 mesi. Il mezzo deve essere intestato al soggetto beneficiario del contributo.Con riferimento alle autovetture (o meglio, secondo il disposto normativo, veicoli di categoria M1, ossia mezzi destinati al trasporto di persone, con almeno 4 ruote e massimo 8 posti a sedere, oltre a quello del conducente) per accedere all’incentivo è richiesto che le stesse siano:

1. nuove di fabbrica acquistate, anche in locazione finanziaria, in Italia dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023;

2. con emissioni di Co2 non superiori a 135 g/km

3. di classe euro 6 o superiore

4. con prezzo di listino compresi optional (ma esclusa Iva, ed escluse spese per messa su strada, come Ipt, immatricolazione, eccetera) fino a:

• 35mila euro per le fasce 0-20 g/km e 61-135 g/km di Co2;

• 45mila euro per la fascia 21-60 g/km di Co2.

Il riconoscimento

Il bonus viene riconosciuto come minor prezzo praticato dal concessionario in fattura al momento dell’acquisto ed è prenotato a cura del venditore stesso. La misura dell’incentivo è parametrata in relazione alle emissioni di Co2 del veicolo acquistato, ossia 0-20 g/km, 21-60 g/km, 61-135 g/km e, cioè, rispettivamente:

•5mila, 4mila e 2mila euro con rottamazione;

•3mila e 2mila euro senza rottamazione (nessuna agevolazione per la fascia 61-135 g/km).

La rottamazione

In caso di rottamazione, l’auto consegnata deve essere intestata da almeno 12 mesi al soggetto intestatario della nuova vettura, o a un familiare convivente, e riguardare la restituzione di un'auto omologata in una classe inferiore a euro 5. Inoltre, la rottamazione deve essere espressamente dichiarata nell’atto di acquisto del nuovo veicolo.

Incluse le società di autonoleggio

Rispetto alla prima stesura degli incentivi, che tra i beneficiari escludeva le persone giuridiche, con l’eccezione delle società di car sharing, il Dpcm 4 agosto 2022 in modifica del Dpcm del 6 aprile 2022, ha incluso anche le società di autonoleggio nell’ambito di applicazione della disciplina, che così, come in passato, possono ribaltare il beneficio sui clienti, sotto forma di sconto sui canoni.

Il trasferimento di risorse con il Milleproroghe

Il decreto Milleproroghe (all’articolo 12, comma 3, del Dl 198/2022) ha ricalibrato le risorse stanziate nel Dpcm del 6 aprile 2022 per il 2023 e il 2024, trasferendo 40 milioni di euro dai fondi per le auto agevolate con emissioni di Co2 fino a 20 g/km (articolo 2, comma 1, lettera a) all’acquisto delle stazioni domestiche di ricarica dei veicoli elettrici (articolo 2, comma 1, lettera f-bis), il cui contributo è pari all’80% nel limite di 1.500 per ciascun contribuente privato (8mila euro per i condomini). Tale incentivo, peraltro di utilità complementare ai veicoli elettrici, dunque, viene esteso anche a tutto il 2023 e il 2024.

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