Imposte

Flat tax con scivolo, Irap e nuovo Catasto, sulla delega fiscale ok lampo in commissione

Tiene senza scossoni l’intesa in maggioranza sul testo riformulato. Dopo la chiusura sugli emendamenti voto nell’Aula di Montecitorio atteso il 20 giugno

di Marco Mobili e Gianni Trovati

Dopo mesi di scontri, attese e infine intese la delega fiscale ha corso in commissione Finanze alla Camera, dove un esame lampo ha archiviato la pratica nella giornata di martedì 14 giugno. Mercoledì 15 giugno si vota il mandato al relatore; il testo è atteso in Aula il 20.

Sono passati senza sorprese i correttivi ai primi cinque articoli, con l’astensione annunciata di Leu sull’articolo 2 che nell’ultima versione ha di fatto rinunciato all’introduzione del sistema «duale» per mantenere in vita il sistema articolato delle attuali cedolari. Dopo di che il menù ha messo in tavola il Catasto, passato senza scossoni avendo perso la propria carica esplosiva dopo la riscrittura del testo che qualche settimana fa ha di fatto spianato la strada per l’accordo in maggioranza.

Dopo aver bocciato gli emendamenti dell’opposizione nella seduta della mattina del 14 giugno la commissione ha votato i riformulati all’articolo 1. In particolare viene rilanciata la lotta all’evasione e all’elusione fiscale che dovrà essere contrastata da una «piena utilizzazione» dei dati che arrivano al sistema informativo dell’anagrafe tributaria. Una caccia all’evasione 4.0 che dovrà poggiare su un’attenta analisi di rischio e che potrà far ricorso a nuove tecnologie digitali e alle soluzioni di intelligenza artificiale.

Con un altro emendamento concordato e sottoscritto da tutte le forza politiche che appoggiano il governo viene previsto l’utilizzo dei dati che vengono restituiti al Fisco sia con la fatturazione elettronica sia con la trasmissione telematica dei corrispettivi. E un ruolo strategico per ridurre l’evasione e il tax gap dovrà averlo nel nuovo fisco l’interoperabilità delle banche dati, sempre nel pieno rispetto dei dati personali e del regolamento europeo sulla privacy.

Non solo lotta all’evasione tra le novità introdotte all’articolo 1 della delega. Una spinta alle semplificazioni e alla riduzione degli oneri da adempimento arriva con il via libera all’emendamento che prevede, per gli adempimenti dichiarativi e di versamento, «il rigoroso rispetto» da parte del Fisco del «divieto di richiedere al contribuente documenti già in possesso delle amministrazioni pubbliche», con la possibilità di estendere al massimo il ricorso alla telematica e al fisco digitale per rispettare gli adempimenti tributari.

Come chiesto soprattutto da Leu e dalla sottosegretaria all’Economia, Maria Cecilia Guerra, è passato anche l’emendamento che introduce nel nuovo fisco il principio dell’equità orizzontale: contribuenti con lo stesso livello di reddito ma di natura diversa dovranno pagare all’amministrazione finanziaria lo stesso importo. Sul fronte delle sanzioni, poi, la delega rivista e corretta prevede una razionalizzazione di quelle amministrative garantendo comunque la gradualità e la proporzionalità rispetto alla gravità delle violazioni.

Il clima che si è respirato nelle scorse ore alla Camera, immune dagli scossoni elettorali, sembra di buon auspicio per i prossimi passi della riforma. Ma i tempi di approvazione necessari per dare qualche mese ai decreti attuativi sono stretti; e bisogna vedere se il Senato si accontenterà di ratificare le scelte già definite.

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