Adempimenti

Beni di uso civile e militare, esportazione più semplice

I cosiddetti dual use sono migliaia e necessitano di autorizzazione Uama. Di fatto il Regolamento Ue 328/22 ne ha vietato l’export verso la Federazione Russa

Previsti nuovi e più incisivi poteri di controllo e una gestione solo telematica delle procedure di rilascio da parte del ministero degli Esteri – unità Uama (Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento) dell’autorizzazione all’esportazione dei beni a duplice suo (civile e militare).

In particolare, l’articolo 35 del decreto Energia, nell’implicita considerazione dell’attuale contesto geopolitico, ha inteso accelerare su uno dei temi che, oggi, si presentano di maggiore attualità in materia di esportazioni. Si tratta della vigilanza esistente per norma unionale (Regolamento Ue 821/21) sui beni duali, quelli cioè che possono avere un impiego sia civile che militare e che debbono, per procedere all’export, ottenere una preventiva autorizzazione da parte di Uama. Non a caso, il tema è stato da ultimo affrontato dall’Ue, con il Regolamento 328/22, ove l’esportazione di questi beni verso la Federazione Russa è stata di fatto vietata.

Ma in un’ottica generale, che considera ma prescinde dall’attuale contingenza, la disposizione in esame ha sicuramente rafforzato il governo del sistema di monitoraggio di questi beni (che sono migliaia) mediante taluni innesti alla norma nazionale in materia, ossia il Dlgs 221/2017. Qui si è proceduto, anzitutto, a definire che per le attività di competenza, l’Uama può avvalersi, anche in deroga ai limiti previsti a legislazione vigente, di esperti anche estranei alla Pa, a tal fine fornendo un apposito budget di spesa di euro 500.000 annui.

In secondo luogo, e soprattutto, si è fornita una piena copertura e legittimazione normativa al nuovo sistema di autorizzazioni telematiche che, a breve, sostituiranno quelle cartacee e che verranno gestite con una piattaforma informatica di e-licensing che sicuramente rivoluzionerà il dialogo - non sempre semplice e fluido - tra imprese ed autorità.

In ultimo, con altro innesto interessante è stata disposta la possibilità per l’Autorità competente di effettuare «visite ispettive presso le imprese mediante invio di ispettori che possano accedere ai locali pertinenti, nonché esaminare e acquisire copie di registri, dati, regolamenti interni e altri materiali relativi ai prodotti esportati, trasferiti o ricevuti in base al presente decreto». In questo modo sono stressati gli input di compliance da parte delle imprese, con particolare riferimento, ad esempio, all’adozione dei cosiddetti Piani interni di conformità (Pic).

Sul secondo punto qui in rassegna (e-licensing), l’attenzione al tema è mostrata dall’indizione, per il 5 aprile 2022, di una conferenza stampa per presentare il lancio del portale per la gestione informatica delle autorizzazioni all’export di beni e tecnologie duali e per fissare la data da cui sarà obbligatorio gestire solo in modalità telematica le specifiche procedure autorizzative. In quella sede – accessibile on line – interverranno il Sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano; il ministro Plenipotenziario Alberto Cutillo, direttore Uama; il consigliere d’Ambasciata Roberto Orlando, capo divisione Dual use; Stéphane Chardon, coordinatore per il controllo dell’export strategico della Commissione Ue; rappresentanti di associazioni di categoria.

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