Imposte

Le imprese riaprono il cantiere della cooperative compliance

Confronto preventivo con il Fisco per le società ammesse al regime. Proposte di intervento normativo per rimuovere il rischio di sanzioni penali

di Giovanni Parente

Le imprese riaprono il cantiere della cooperative compliance. Uno dei nodi irrisolti e su cui intervenire in via legislativa è quello delle sanzioni su cui associazioni di categoria e imprese già ammesse al regime chiedono un intervento legislativo per escludere l’applicazione di quelle penali e individuare un meccanismo di penalty protection per quelle amministative. È quanto emerso nel convegno dedicato all’adempimento collaborativo organizzato dalla Luiss con il Gruppo 24 Ore e a cui hanno preso parte anche le Entrate. Un regime in cui sono già presenti 78 società mentre altre 17 hanno presentato richiesta.

Il direttore generale della Luiss, Giovanni Lo Storto, si è soffermato sul valore della collaborazione . Il direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini, nel suo saluto iniziale ha espresso l’auspicio che si vada verso regole fiscali sempre più chiare e condivise e con controlli che derivano dal rispetto dei reciproci ruoli. Il direttore delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha rimarcato che l’Agenzia crede nell’adempimento collaborativo (nel triennio 2022-2024 la porta principale d’ingresso si è ridotta a un miliardo di volume d’affari o ricavi) perché il «confronto e il dialogo servono a essere partecipi con le scelte delle aziende». Ruffini ha poi sottolineato che le Entrate hanno «una carenza di organico che qualunque manager avrebbe difficoltà a mandare avanti un’azienda visto che ci mancano 15mila unità rispetto alle 44mila della pianta organica» ma, nonostante questo, «ci siamo organizzati per creare le strutture idonee» per attuare l’istituto. Per l’Agenzia sono intervenuti anche Paolo Valerio Barbantini, vicedirettore e capo divisione Contribuenti, Vincenzo Carbone, capo divisione aggiunto e a capo ad interim della direzione centrale Grandi contribuenti e internazionale, Anna Luigia Cazzato, capo settore consulenza della direzione Grandi contribuenti, e Marco Zonetti, capo ufficio adempimento collaborativo sempre della direzione Grandi contribuenti.

Dal mondo accademico, Giuseppe Melis, ordinario di diritto tributario alla Luiss, ha affermato che l’istituto va «potenziato coinvolgendo sempre più attori» . Mentre i docenti sempre della Luiss Eugenio Nunziata e Antonio Gullo hanno approfondito i profili del tax control framework.

Dalle imprese sono arrivati riconoscimenti sui traguardi già raggiunti ma anche indicazioni mirate per migliorarlo. Francesca Mariotti, direttore generale e direttore dell’area politiche fiscali di Confindustria, ha evidenziato il vulnus del sistema sanzionatorio penale, proprio in considerazione del fatto che quando un’impresa effettua una piena disclosure rispetto all’amministrazione finanziaria i presupposti per il penale non dovrebbero sussistere. Un aspetto che si intreccia poi con la «231», alla luce dell’estensione della responsabilità amministrativa anche ad alcuni reati tributari. Tra gli altri aspetti, Mariotti ha precisato anche come il tema del dialogo preventivo vada posto non solo nel rapporto fisco-imprese ma anche in relazione alle altre amministrazioni pubbliche. Andrea Nobili, ufficio consulenza tributaria e contabile dell’Abi, ha proposto l’istituzione di un rating in grado di dare un valore a buona fede e comportamenti positivi delle imprese nel regime. Anche da Gianfilippo Scifoni, ufficio fisco di Ania, è arrivata la richiesta di intervenire e rimuovere il rischio penale-tributario per i soggetti ammessi. Lo spazio per modifiche normative in teoria sarebbe la delega fiscale, ma l’incertezza politica potrebbe sancirne l’impraticabilità.

I tax manager delle società già in cooperative compliance e riunite in un forum hanno illustrato le loro proposte. Tra le altre, c’è quella di individuare e definire i confini di una penalty protection a livello amministrativo. Un modello da seguire è quanto già avviene per il transfer pricing.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©