Controlli e liti

Fabbricati rurali, avvisi bonari per la regolarizzazione nelle aree del Centro colpite dal sisma

Entro fine anno scade il termine (prorogato per il Covid) per le contestazioni delle Entrate. La Dre Marche annuncia le comunicazioni per incentivare il ravvedimento in caso di omessa dichiarazione

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di Andrea Taglioni

I contribuenti che riceveranno l’avviso bonario da parte dell’agenzia delle Entrate potranno regolarizzare i fabbricati rurali, non ancora dichiarati al Catasto Fabbricati, ubicati nei Comuni dei territori interessati dagli eventi sismici verificatisi nelle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria nel 2016. In questo modo il contribuente potrà, un volta ricevuto la comunicazione, conoscere la propria posizione e regolarizzare gli immobili che sono soggetti all’obbligo di dichiarazione beneficiando anche della riduzione delle sanzioni avvalendosi del ravvedimento operoso. È quanto prevede la nota diramata dalla direzione regionale delle Entrate delle Marche .

L’obbligo di dichiarazione

I fabbricati rurali – ossia gli immobili strumentali all’attività di coltivazione, ovvero adibiti ad abitazione dell’imprenditore agricolo - erano censiti esclusivamente nel Catasto Terreni.

L’articolo 13, comma 14 ter, del Dl 201/2011, ha introdotto l’obbligo di dichiarare i fabbricati rurali al catasto edilizio urbano. Il termine, entro cui bisognava effettuare l’adempimento dichiarativo, è scaduto il 30 novembre 2012. Entro questa data, quindi, dovevano essere denunciati al catasto fabbricati tutti i fabbricati rurali iscritti al catasto terreni.

Il differimento a causa del Covid

Il termine per la contestazione delle sanzioni inerenti l’omessa iscrizione al catasto edilizio urbano dei fabbricati rurali ubicati nei Comuni dei territori interessati dagli eventi sismici verificatisi nelle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria nel 2016, scadrà il prossimo 31 dicembre 2022 per effetto dell’articolo 9, comma 4, del Dl 73/21 (decreto Sostegni bis).

Questa disposizione, in deroga all’articolo 3 dello Statuto del contribuente, ha prorogato di un altro anno la scadenza che precedentemente era stata fissata al 31 dicembre 2021 a seguito della proroga disposta dall’articolo 160 del Dl 34/2020.

Le sanzioni per inadempimento

L’inadempimento degli obblighi di dichiarazione degli immobili e delle variazioni di consistenza o di destinazione dei medesimi fa scattare l’irrogazione di una sanzione amministrativa che varia tra un minimo di 1.032 euro a un massimo di 8.264 euro. Sanzioni che sono state quadruplicate per effetto dell’articolo 2, comma 12, del Dlgs 23/2011.

Il passaggio agli atti di contestazione

Considerata l’ampia disponibilità dell’amministrazione finanziaria di mettere a disposizione tutte le informazioni necessarie per regolarizzare i fabbricati rurali ricadenti nelle zone colpite dal sisma, la stessa ricorda che tale adempimento dovrà essere effettuato prima della notifica degli atti di contestazione che inizieranno ad essere invitati entro il mese di giugno prossimo.

I contribuenti residenti nei Comuni colpiti dal sisma e che non hanno adempiuto agli obblighi dichiarativi previsti per i fabbricati rurali potranno pertanto ricevere la notifica degli atti di contestazione entro il 31 dicembre 2022, salvo che non abbiano spontaneamente provveduto alla regolarizzazione avvalendosi del ravvedimento operoso.

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